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  • Algeria - Importanti accordi di cooperazione con l'Italia

    Il Primo Ministro algerino Nadir Larbaoui che ha ricevuto nei giorni scorsi il ministro della Cultura italiano Alessandro Giuli Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - I rapporti storico-culturali tra Italia e Algeria , che risalgono a migliaia di anni fa, si sono ulteriormente rafforzati in questi giorni. Il 23 gennaio il ministro italiano della Cultura Alessandro Giuli , in occasione della visita istituzionale in Algeria, ha incontrato il  ministro della Cultura algerino Zohir Ballalou per una due giorni intensa di incontri bilaterali finalizzati al rafforzamento della cooperazione e alla valorizzazione del patrimonio artistico, archeologico e anche cinematografico. “Italia e Algeria sono legate da millenni di storia - ha affermato il ministro algerino- che affondano le proprie radici nella romanità e nella comune appartenenza mediterranea”. I due ministri hanno inaugurato la mostra “L’arte italiana moderna nella collezione del museo pubblico nazionale di belle arti”, una delle istituzioni più prestigiose del Paese nordafricano. La mostra ripercorre l’evoluzione dell’arte italiana dal Rinascimento al Novecento, evidenziando alcuni capolavori emblematici di diverse epoche storiche. Il ministro Giuli ha anche incontrato, nel teatro dell’Ambasciata d’Italia, la comunità italiana ad Algeri e ha partecipato alla “Giornata italo-algerina sulla valorizzazione del patrimonio culturale” nel Palazzo della Cultura “Moufdi Zakaria” della capitale. In tale occasione ha affermato che “Italia e Algeria sono accomunate dalla responsabilità di custodire e valorizzare un patrimonio culturale allo stesso tempo locale e universale, nazionale e transnazionale”. Nel corso del dialogo istituzionale il ministro Bellalou ha descritto le iniziative in corso, come la stesura di una mappa archeologica dell’Algeria orientale e lo sviluppo della ricerca slla preistoria, in particolare nelle regioni di Djanet e Tassili, attraverso l’uso delle moderne tecnologie. Per ciò che concerne l’industria cinematografica, il ministro ha chiesto di accelerare la firma di un accordo di co-produzione cinematografica congiunta e ha invitato gli investitori italiani a esplorare le opportunità offerte dal nuovo quadro giuridico in materia di investimenti in Algeria. Lo stesso desiderio di rafforzare la collaborazione, Bellalou lo ha espresso per quanto riguarda la musica e il teatro. I due ministri hanno condiviso l’intenzione di costruire e rafforzare un futuro culturale solido, basato sul rispetto e la valorizzazione del patrimonio comune tra Italia e Algeria.

  • Russia - La Grande Rimozione dell'Assedio di Leningrado

    L'Ambasciatore della Federazione Russa Alexey Paromonov Maddalena Celano (Assadakah News) - Tra il 1941 e il 1944, la città di Leningrado (oggi San Pietroburgo) fu sottoposta a uno dei più lunghi e devastanti assedi della storia moderna, perpetrato dalle forze naziste e dai loro alleati. Il piano del regime hitleriano era chiaro: eliminare la città dalla faccia della Terra e sterminare i suoi abitanti. Secondo l’ordine del Capo del quartier generale navale tedesco, datato 29 settembre 1941, “Il Fuhrer ha deciso di cancellare San Pietroburgo dalla faccia della Terra [...]. Non siamo interessati a preservare neppure una parte della popolazione di questa grande città” (Archivio Federale Tedesco, documento N-705-a). L’assedio, che durò 872 giorni, fu un atto di guerra totale e disumano. La popolazione civile, inizialmente di circa tre milioni di persone, subì privazioni estreme: la fame, il gelo e i bombardamenti portarono alla morte di oltre un milione di cittadini. Le razioni di pane scesero a soli 125 grammi al giorno, un simbolo di resistenza e sacrificio ricordato ancora oggi come testimonianza della lotta per la sopravvivenza. La devastazione non risparmiò nessuno. Come riconosciuto dalla Corte della città di San Pietroburgo nel 2022, l’assedio fu un “crimine di guerra, crimine contro l’umanità e genocidio dei gruppi etno-nazionali che rappresentavano la popolazione dell’URSS” (Tribunale di San Pietroburgo, sentenza del 20 gennaio 2022). I nazisti non fecero distinzione di etnia o fede: russi, ebrei, bielorussi, ucraini, donne, bambini e anziani condivisero lo stesso tragico destino. L’assedio di Leningrado rappresenta un chiaro esempio di genocidio, come definito dalla Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio del 1948, che considera tale ogni atto volto alla distruzione, totale o parziale, di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso (ONU, Convenzione 260 A-III). Nonostante ciò, il trattamento riservato ai pochi sopravvissuti rimane oggi motivo di indignazione. La Repubblica Federale Tedesca, infatti, continua a negare risarcimenti umanitari alle vittime non ebree, ignorando le sofferenze comuni inflitte a tutti gli abitanti della città. Una posizione che non solo tradisce la giustizia storica, ma che rischia di oscurare l’universalità del sacrificio compiuto dal popolo sovietico durante la Grande Guerra Patriottica. L’assedio di Leningrado è una ferita aperta nella memoria collettiva del mondo, un monito contro la barbarie e un invito a preservare la verità storica. Il ricordo di quegli eventi, supportato da documenti ufficiali e testimonianze storiche, è fondamentale per comprendere il valore della resistenza e dell’umanità di fronte all’orrore.   Le 2 foto sopra: Tessera Annonaria per il Pane. La norma giornaliera (durante l' inverno 1941-1942): soli 125 grammi per gli impiegati, le donne, i pensionati e i bambini Ricordare Leningrado è un tributo al coraggio e al sacrificio Questo 27 gennaio 2025, in occasione dell’81° anniversario della liberazione di Leningrado dall’assedio nazista, si è svolta una cerimonia carica di memoria e significato. Presso la Casa Russa di Roma, alcuni rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia hanno consegnato a Nadežda Nikolaeva (Filippova), sopravvissuta all’assedio, la medaglia commemorativa dedicata agli “80 anni dalla Vittoria nella Grande Guerra Patriottica del 1941-1945”. Accompagnando questo gesto solenne, è stata recapitata una lettera di auguri dal Governatore di San Pietroburgo, Aleksandr Beglov. Nadežda Nikolaeva, oggi 94enne, è una testimone vivente di una delle tragedie più devastanti della Seconda Guerra Mondiale. A soli 13 anni, fu insignita della medaglia al valore «Per la difesa di Leningrado», avendo vissuto l’assedio dal primo all’ultimo giorno. Durante l’assedio, oltre un milione di persone morirono di fame e freddo, 20.000 furono uccise dai bombardamenti e la città fu devastata da oltre 150.000 ordigni e 100.000 bombe. Leningrado fu teatro di un vero genocidio, secondo la definizione dell’articolo 2 della Convenzione del 1948 per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio. Questi eventi tragici non colpirono solo i russi: tra le vittime figuravano ebrei, bielorussi, ucraini, e molte altre nazionalità. La resistenza dei leningradesi – donne, bambini, anziani, militari – fu un atto di eroismo collettivo che ci ricorda la forza della solidarietà di fronte all’orrore.   A rendere l’evento ancora più intimo e toccante, le testimonianze di persone originarie di Leningrado: poesie lette con il cuore e racconti familiari che hanno riportato alla luce l’esperienza di chi ha vissuto l’assedio più mortale della storia dell’umanità La cantante lirica Maria Smirnova La Riscrittura della Storia e la Battaglia per la Memoria   Nel corso della cerimonia, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Alexey Paramonov, ha denunciato i tentativi odierni di riscrivere la Storia per equiparare l’Unione Sovietica alla Germania nazista nella responsabilità della Seconda Guerra Mondiale. Questi tentativi rappresentano, secondo Paramonov, un atto di cinismo e ipocrisia, mirato a sminuire il sacrificio dei soldati dell’Armata Rossa e a cancellare il contributo fondamentale dell’URSS alla sconfitta del nazifascismo. L’ambasciatore ha inoltre sottolineato come, in Polonia e in altre nazioni europee, sia ormai pratica comune escludere i rappresentanti russi dalle commemorazioni ufficiali, un atto che ha definito una “onta” per l’Europa moderna.   Alexey Paramonov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e nella Repubblica di San Marino e il Rappresentante Permanente della Russia presso la FAO hanno sottolineato con forza l’importanza di ricordare temi cruciali come il genocidio e la fame, utilizzati come strumenti di guerra. Al centro, la Direttrice della Casa Russa a Roma, Daria Pushkova La Lotta Contro l’Oblio   L’eroismo di Leningrado e le tragedie della Seconda Guerra Mondiale ci offrono un monito fondamentale: dimenticare equivale a permettere che il male ritorni. Le parole di Paramonov sono un richiamo urgente per tutte le persone che amano la verità e la giustizia: “Se lo si permette, e ciò in parte sta già succedendo, allora il male tornerà sotto una o altra forma.” La memoria di Leningrado è una resistenza al revisionismo storico e una lotta contro la disumanizzazione. È necessario che le generazioni future conoscano questa storia, non solo per onorare le vittime, ma per impedire che l’ideologia nazifascista riemerga sotto nuove forme. La data del 27 gennaio non è casuale. Coincide anche con l’anniversario della liberazione di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa nel 1945. Questo intreccio storico sottolinea il ruolo cruciale dell’Unione Sovietica nella liberazione dell’Europa dal nazifascismo. Eppure, oggi si assiste al paradosso di un’Europa che, da un lato, celebra la memoria delle vittime dei campi di concentramento, ma dall’altro esclude i discendenti di quei liberatori dalle commemorazioni ufficiali. Ricordare l’assedio di Leningrado significa riconoscere il sacrificio di milioni di persone e riaffermare l’importanza di combattere ogni forma di fascismo e nazismo. Oggi, come allora, la memoria è un atto politico e un dovere morale. L’81° anniversario della liberazione di Leningrado ci invita a riflettere sul prezzo della libertà e sull’importanza di difendere la verità storica, affinché le atrocità del passato non si ripetano mai più.   La direttrice Daria Pushkova ha guidato i presenti attraverso le pagine drammatiche del periodo dell’assedio, offrendoci uno spaccato autentico e commovente di quegli anni terribili Leningrado e la Memoria Collettiva   L’assedio di Leningrado non è solo una pagina di storia russa; è una lezione universale sull’importanza della resistenza contro il fascismo. Fu un esempio di solidarietà e sacrificio collettivo, in cui uomini, donne e bambini lottarono non solo per la sopravvivenza, ma anche per la difesa di ideali di libertà e giustizia. Nel contesto attuale, ricordare l’assedio di Leningrado è anche un atto politico. In un mondo dove il fascismo e l’autoritarismo trovano nuove vie per insinuarsi, celebrare la liberazione di Leningrado significa ribadire il valore della resistenza antifascista. È un monito a non dimenticare e a combattere ogni tentativo di riscrivere la storia per nascondere le responsabilità dei regimi oppressivi. L’81° anniversario della liberazione di Leningrado ci ricorda che la lotta contro il fascismo non è confinata al passato. È una battaglia che continua oggi, mentre ideologie autoritarie cercano di riemergere, alimentate da un revisionismo storico che offusca la memoria dei sacrifici compiuti. In quest’ottica, eventi come quello organizzato dalla Casa Russa a Roma sono essenziali. Essi non solo onorano le vittime, ma riaffermano un impegno collettivo per un mondo libero da ogni forma di oppressione. Preservare la memoria storica non è un atto neutrale, ma un atto di resistenza contro l’oblio e l’indifferenza. La memoria dell’assedio, incarnata nei racconti dei pochi sopravvissuti come Nadežda Nikolaeva, non è un mero ricordo del passato. È un grido che si leva contro ogni forma di oppressione e negazionismo. L a fame, il freddo, la morte e il dolore vissuti dai tre milioni di abitanti di Leningrado rappresentano un ricordo indelebile nell' inconscio collettivo russo. L'ordine di Hitler del 29 settembre 1941, che pianificava la totale distruzione della città e l’annientamento della sua popolazione, svela il volto più crudele del nazismo. Eppure, la resistenza dei cittadini – donne, uomini, bambini, anziani – dimostra che anche nelle condizioni più disumane è possibile opporsi alla barbarie con dignità, solidarietà e amore per la propria terra. Il pane, simbolo evocato nel discorso del Rappresentante Permanente della Federazione Russa presso la FAO, Igor Golubovskiy, rappresenta più di un alimento: è vita, speranza, resilienza. Un pezzo di pane durante l’assedio significava sopravvivere, combattere, amare. E proprio in questo simbolo si concentra il valore della memoria: non dimenticare per preservare i valori umani di giustizia, solidarietà e pace. Eppure, come sottolineato nei discorsi commemorativi, la memoria di Leningrado è oggi minacciata dai tentativi di revisionismo storico e dall’indifferenza delle autorità tedesche, che continuano a negare risarcimenti umanitari a migliaia di sopravvissuti nonostante le sofferenze condivise da tutti, a prescindere dall’etnia. Un’ingiustizia che ci ricorda quanto sia necessario continuare a lottare per la verità storica e la giustizia. Celebrare l’anniversario della liberazione di Leningrado non è solo un omaggio alle vittime, ma un impegno a trasmettere alle future generazioni il significato del sacrificio e dell’eroismo di chi lottò per la vita, per la patria, per l’umanità intera. Come dichiarato dal Presidente Putin: “La memoria storica va conservata per impedire che mai si ripeta la tragedia che il nostro popolo ha vissuto”. In un’epoca in cui la guerra e l’odio sembrano riaffiorare, il ricordo di Leningrado deve essere un faro di resistenza e un appello alla pace. Il loro sacrificio non deve essere dimenticato: spetta a noi preservare la memoria e fare della loro lotta un esempio per il futuro.

  • Libano - Ministro Esteri egiziano a Beirut

    Assadakah News - Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, arriverà in Libano domani (venerdì), con un messaggio del presidente Abdel Fattah Al-Sisi al presidente Joseph Aoun. In un comunicato diffuso oggi, l'ambasciata egiziana a Beirut ha indicato che il viaggio di Abdelatty in Libano (il terzo) intende sottolineare il sostegno dell'Egitto al Libano dopo l'elezione del presidente Aoun e la designazione del primo ministro Nawaf Salam a formare il nuovo governo. La dichiarazione ha aggiunto che l'Egitto è desideroso di riattivare la cooperazione tra i due Paesi, in tutti i campi economici e di sviluppo, oltre al rafforzamento del coordinamento politico bilaterale. Secondo l'ambasciatore egiziano in Libano, Alaa Moussa, Abdelatty avrà diversi incontri dopo i colloqui con il presidente Aoun, tra cui incontri con il presidente della Camera Nabih Berri, il primo ministro uscente Najib Mikati, il primo ministro designato Nawaf Salam, il ministro degli Esteri uscente Abdallah Bou Habib e un numero di leader politici e religiosi. "La visita è l'inizio di una nuova fase attraverso la quale l'Egitto cerca di rafforzare la cooperazione con il Libano", ha affermato Abdelatty.

  • Palestina - ANP ringrazia il Regno di Giordania

    Assadakah Beirut - Il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas ha espresso il suo apprezzamento al re giordano Abdallah II, lodando le posizioni ferme e solidali adottate dal Regno nei confronti della causa e dei diritti del popolo palestinese. Nel suo messaggio, Abbas ha espresso profondo apprezzamento per la ferma posizione della Giordania nel sostenere la sopravvivenza e la fermezza del popolo palestinese sulla sua terra, e il categorico rifiuto di qualsiasi tentativo di sfollare i palestinesi dalla Striscia di Gaza o dalla Cisgiordania, sottolineando che questa posizione è in linea con il diritto internazionale e riflette la profondità delle relazioni fraterne tra i due popoli fratelli. Ha inoltre apprezzato gli avvertimenti del monarca giordano sul pericolo di un'escalation in Cisgiordania e sulle continue violazioni israeliane contro i luoghi santi islamici e cristiani a Gerusalemme. Il Presidente ha inoltre elogiato gli sforzi continui della Giordania per garantire il flusso di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e il suo contributo efficace a sostegno di un cessate il fuoco sostenibile, che contribuisce ad alleviare la sofferenza del popolo palestinese alla luce delle difficili condizioni umanitarie che deve affrontare. Ha sottolineato che la posizione giordana riflette un impegno storico nei confronti della causa palestinese e sostiene gli sforzi palestinesi per rimanere saldi sul terreno e affrontare qualsiasi tentativo di sradicare il popolo palestinese dalla propria patria. Ha inoltre espresso la sua aspirazione a continuare gli sforzi congiunti per raggiungere una pace giusta e duratura basata su risoluzioni di legittimità internazionale, in modo da garantire sicurezza e stabilità all'intera regione. Il presidente Abbas ha rinnovato i suoi ringraziamenti al monarca giordano, esprimendo la sua fiducia nella continuazione degli sforzi giordani a sostegno dei diritti dei palestinesi e sottolineando l'importanza di un coordinamento congiunto per raggiungere gli obiettivi nazionali palestinesi, in particolare l'Autorità Palestinese che assume la gestione del Rafah attraversamento, in preparazione affinché lo Stato di Palestina assuma i propri compiti nella Striscia di Gaza come parte integrante del suo territorio.

  • تريبودي: السعودية شريك اقتصادي تجاري ذو أولوية لإيطاليا

    ديكود ٣٩ وكيلة وزارة الخارجية والتعاون الدولي الإيطالية تشارك في منتدى الأعمال الإيطالي العربي الرابع. شاركت وكيلة وزارة الخارجية والتعاون الدولي الإيطالية ماريا تريبودي، نيابة عن وزير الخارجية أنطونيو تاياني، في منتدى الأعمال الإيطالي العربي الرابع.وافتتحت تريبودي أعمال الجلسة المخصصة للعلاقات الاقتصادية والتجارية مع السعودية، ضيف الشرف لهذا العام.وأكدت المسؤولة الإيطالية على أن السعودية تعد شريك اقتصادي تجاري ذو أولوية لإيطاليا، مشيرة إلى نجاح الزيارة الرسمية لرئيسة الوزراء، جيورجيا ميلوني، إلى العلا مؤخراً.وتطرقت تريبودي للتوقيع على الإعلان التاريخي مع ولي العهد السعودي الأمير محمد بن سلمان الذي رفع العلاقات بين البلدين إلى شراكة استراتيجية.وأشارت إلى رسو السفينة فسبوتشي في جدة، في تتويج للسياسة الخارجية الإيطالية من أجل تعزيز منتج “صنع في إيطاليا”.وتجاوزت التجارة بين البلدين 10 مليارات يورو في عام 2023، فيما صنفت وكالة ساتشي الإيطالية الرياض على أنها دولة النمو والطموح والتحول لرواد الأعمال الإيطاليين.وقالت تريبودي إن “رؤية السعودية 2030″، وهي استراتيجية الحكومة للاختراق التجاري مع أفق للعقد المقبل، سمحت للمجموعات الكبيرة في سلسلة توريد النفط والغاز و للشركات الصغيرة والمتوسطة في جميع القطاعات الأكثر ابتكارًا، بالمساهمة في تعزيز هذا السوق لضمان أن تصبح إيطاليا شريكًا متميزًا للمملكة العربية السعودية في هيكلة قاعدتها الصناعية وبالتالي تنويع اقتصادها.وعبرت المسؤولة الإيطالية عن الرغبة في تحقيق المزيد من التعاون المفيد في القطاعات الاستراتيجية ذات الاهتمام المشترك، بما في ذلك الطاقة وصناعة الدفاع، مما يعطي زخما للاستثمارات المتبادلة أيضا في بلدان ثالثة، وخاصة في إطار خطة ماتي، وفقاً لموقع “ديكود 39” الإيطالي.وأكدت أن الحكومة الإيطالية منخرطة في حوار مستمر مع الشركات الإيطالية القادرة على الاعتماد على دعم وزارة الخارجية لاستكشاف الأسواق الدولية ذات الأولوية كالسوق السعودي.ومنتدى الأعمال الإيطالي العربي هو حدث تنظمه غرفة التجارة الإيطالية العربية سنويًا بالتعاون مع جامعة الدول العربية والاتحاد الإيطالي لغرف التجارة تحت رعاية وزارة الشؤون الخارجية و التعاون الدولي الإيطالية ويجمع رواد الأعمال وكبار المسؤولين الحكوميين ووكالات الاستثمار لاستكشاف فرص الشركات الإيطالية لتطوير الأعمال في منطقة البحر المتوسط الموسعة.من ناحية أخرى، قدمت شركة أرسنال سبا الإيطالية للضيافة الفاخرة والخطوط الحديدية العربية السعودية، خلال المبادرات في المنطقة، تصميم حلم الصحراء، أول قطار إيطالي خمس نجوم في السعودية.والمشروع نتيجة التعاون بين الجانبين ووزارة الثقافة السعودية والهيئة العامة للسياحة السعودية ومركز دعم هيئات التطوير.ويجمع المشروع بين ابتكار التصميم الإيطالي وأصالة التصميم السعودي، في إعادة تقديم مفهوم السفر بالسكك الحديدية الفاخرة.كان الجانبان وقعا اتفاقية العام الماضي تشمل القطار من 14 عربة و34 جناحًا فاخرًا، وقد صممته المهندسة المعمارية ألين أسمر دامان، مؤسسة استوديو الثقافة في العمارة، حيث دمجت بين الأناقة المعاصرة والتقاليد السعودية.من جهته، قال باولو بارليتا، الرئيس التنفيذي لمجموعة أرسنال: حين تصورنا حلم الصحراء لأول مرة، كان هدفنا هو خلق تجربة سفر لا مثيل لها، حيث نأخذ الضيوف في مغامرة لا تنسى في قلب السعودية.وأشار إلى أن المشروع ليس مجرد قطار فاخر بل تجربة تمزج بين التصميم الراقي برعاية الرؤية الممتازة لألين أسمر دامان، والتقاليد الثقافية.وأكد أن العمل مع الجانب السعودي أتاح إحياء هذا المشروع بطريقة أصيلة.وتابع: فخورون بهذا الإنجاز ونتطلع إلى الترحيب بأول ضيوفنا على متن الطائرة. وسيبدأ حلم الصحراء عملياته بنهاية الربع الثالث من عام 2026.بدوره، تحدث الرئيس التنفيذي للخطوط الحديدية السعودية، الدكتور بشار بن خالد المالك، عن الدور القيادي لخطوط السكك الحديدية السعودية في تحقيق أهداف رؤية 2030 وتعزيز التكامل بين النقل والاقتصاد والسياحة.وأضاف: نؤمن بأن دورنا يتجاوز إدارة شبكة السكك الحديدية، مشيراً إلى أن الهدف هو جذب الاستثمارات العالمية لتطوير حلول النقل المتقدمة التي تدعم النمو الاقتصادي والاتصال الإقليمي.وأشار إلى أن قطار حلم الصحراء يعد مثالاً على هذا التفاني، حيث يوضح كيف يمكن للتعاون بين الجهات العامة والخاصة أن يخلق تجارب ثورية في مجال النقل الفاخر.

  • Assadakah - Cordoglio per S.A. Muhammad bin Fahd Al-Saud

    Redazione - Lo staff di Assadakah News e la associazione internazionale italo-araba Assadakah esprimono sincero cordoglio al fraterno Regno dell’Arabia Saudita per la scomparsa di S.A. Muḥammad bin Fahd Al-Saud, deceduto lo scorso 28 gennaio. Muhammad bin Fahd era nato a Riyadh nel gennaio 1950, figlio di re Fahd e di Jawza bint Abd Allah bin Abdul Rahman Al-Abdul Rahman. Laureato in Economia e Scienze Politiche presso l'Università della California a Santa Barbara, il principe ha iniziato la sua carriera come governatore facente funzione della Provincia Orientale. Nel 1984, è diventato assistente ministro dell'interno e nel 1985, è stato nominato governatore della Provincia Orientale. Nei giorni della primavera araba nel 2011, è stato in prima linea per vitare che la situazione finisse fuori controllo nel Regno, organizzando importanti incontri fra i diversi leader locali e i responsabili delle comunità del Qatif. Fra i prestigiosi riconoscimenti, il Premio Principe Muhammad per il successo nella divulgazione dei principi dell’istruzione. Presso l'Università di Dammam, vi è anche il Centro per la Ricerca e gli Studi di consultazione Principe Muhammad bin Fahd bin Abd al-Aziz. Muhammad bin Fahd è stato uno dei consiglieri della Corte del Principe della Corona e fra i principali consiglieri del defunto principe ereditario Nayef. Il principe è stato partner commerciale della Al-Bilad Trading Company, una conglomerata che si occupa di costruzioni e importazioni. Un'altra delle sue aziende gestisce il sistema di aggiornamento telefonico in Arabia Saudita realizzato da Bell Canada/Phillips dei Paesi Bassi.

  • Qatar - Forum SEAE a Doha

    Assadakah News - L'Inviato Speciale del Ministro degli Affari Esteri, l'Ambasciatore Faisal bin Abdullah Al Hanzab, ha presieduto una sessione di dialogo su pace, sicurezza e lotta al terrorismo, nell'ambito del terzo incontro di alti funzionari a livello di esperti tra lo Stato del Qatar e l'Unione Europea Action Service (SEAE), che si è tenuto a Doha. In un discorso, Sua Eccellenza ha sottolineato l’impegno dello Stato del Qatar a sostenere gli sforzi internazionali nel campo della pace e della sicurezza e a rafforzare la cooperazione diplomatica e di sicurezza con i partner internazionali, sottolineando l’importanza del lavoro congiunto nell’affrontare le sfide attuali. La sessione ha discusso le sfide alla sicurezza regionale e internazionale, le modalità per rafforzare la cooperazione congiunta tra lo Stato del Qatar e l’Unione Europea (UE) per combattere il terrorismo e consolidare la sicurezza e la stabilità globale. Ha inoltre toccato i meccanismi di rafforzamento dei partenariati internazionali e di scambio di esperienze per affrontare le crescenti minacce alla sicurezza.

  • Roma - Ambasciatrice Yemen al Forum Italo-Arabo

    Assadakah News - S.E. Asmahan Al-Toqi, ambasciatrice dello Yemen in Italia, e Decana degli Ambasciatori Arabi a Roma, ha partecipato al IV Forum imprenditoriale arabo-italiano organizzato dalla Camera di Commercio congiunta arabo-italiana a Roma il 28 gennaio 2025. Sua Eccellenza l'Ambasciatrice ha pronunciato un discorso di benvenuto alla sessione di apertura del forum, in cui ha fatto riferimento alle relazioni. Il rapporto storico tra il mondo arabo e l'Italia, e la necessità di lavorare insieme per rafforzare e costruire un partenariato economico strategico flessibile tra le due parti.  Nel suo discorso ha fatto riferimento anche ai pilastri principali per garantire il successo della cooperazione economica congiunta tra il mondo arabo e l'Italia, in particolare l'innovazione, la sostenibilità e il pilastro della pace e della stabilità per garantire il successo e la prosperità del partenariato strategico. Ha affermato che investire nella pace non è solo una necessità morale. Si tratta piuttosto di una necessità economica, perché la pace e la stabilità favoriscono l'innovazione, attraggono capitali e consentono una crescita a lungo termine, mentre l'assenza di pace sconvolge i mercati, ostacola lo sviluppo e scoraggia gli investimenti.  Sua Eccellenza ha inoltre sottolineato che l'Italia e il mondo arabo hanno un interesse comune nel rafforzare e consolidare la stabilità regionale e internazionale.

  • Siria - Emiro del Qatar a Damasco

    Assadakah News - L'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al-Thani è oggi nella capitale siriana Damasco, nella prima visita di un leader arabo in Siria dopo la caduta del regime di Assad.  La presidenza siriana ha confermato che il principe incontrerà il capo dell'amministrazione di transizione, Ahmed Al-Sharaa, per discutere degli sviluppi politici e delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Lo Stato del Qatar ha accolto con favore le misure volte a ristrutturare lo Stato siriano e a rafforzare il consenso nazionale, sottolineando il proprio sostegno agli sforzi volti a raggiungere la stabilità e a costruire istituzioni statali su basi legali e di sviluppo.  Il Ministero degli Affari Esteri del Qatar ha sottolineato in una dichiarazione l'importanza del monopolio dello Stato sulle armi sotto l'egida di un esercito nazionale che rappresenti tutti i siriani, al fine di preservare l'unità e la sovranità del Paese e in un modo che apra la strada a una transizione politica globale.  Nella dichiarazione, il Ministero degli Esteri del Qatar ha ribadito il pieno sostegno di Doha alla Siria in vari campi e la sua disponibilità a contribuire efficacemente agli sforzi regionali e internazionali volti a realizzare le aspirazioni del popolo siriano in termini di sicurezza, stabilità, sviluppo e prosperità. Una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri (MOFA) ha sottolineato che l'attuale fase critica della Siria richiede il monopolio statale delle armi in un unico esercito che rappresenti tutte le componenti senza esclusione, nel tentativo di preservare la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale del paese e facilitare un conflitto pacifico. trasferimento di potere attraverso un processo politico inclusivo. Il MOFA ha rinnovato il pieno sostegno dello Stato del Qatar alla Siria in tutti i campi e il suo contributo efficace a tutti gli sforzi regionali e internazionali volti a realizzare le aspirazioni del popolo siriano alla libertà, allo sviluppo, alla prosperità e a una vita dignitosa.

  • Marocco - La cerimonia dell'Henné per la sposa

    La cerimonia dell'hennè della sposa Patrizia Boi (Assadakah News) - La cerimonia dell'henné è una tradizione profondamente radicata nella cultura marocchina, svolgendo un ruolo cruciale nei rituali matrimoniali. Questa cerimonia, conosciuta come " Notte dell'Henné ", si tiene solitamente la sera prima del matrimonio e rappresenta un momento di celebrazione e preparazione per la sposa. La cerimonia si svolge tipicamente nella casa della famiglia della sposa ed è riservata alle donne. La sposa, adornata con un caftano elaborato , viene condotta in una stanza decorata per l'occasione, dove viene fatta sedere su cuscini ricamati, spesso con il volto coperto da un velo di seta. Accanto a lei vengono posti i doni offerti dalla famiglia dello sposo , che possono includere gioielli, tessuti pregiati, zucchero (simbolo di dolcezza nella vita matrimoniale), uova (rappresentanti la fertilità) e una moneta , simbolo di prosperità. La mano a cui è stato applicato l'Hennè con tutti i suoi significati simbolici Una specialista chiamata " nekacha " applica intricati disegni di henné sulle mani e sui piedi della sposa . Questi motivi non sono solo decorativi ma portano con sé significati simbolici, augurando fortuna, prosperità e protezione. Dopo che la sposa è stata decorata, anche le altre donne presenti possono scegliere di farsi applicare l'henné, condividendo così la benedizione e la gioia dell'occasione. Oltre al suo valore estetico, l'henné è considerato un simbolo di protezione e benedizione. La " Notte dell'Henné " segna la transizione della donna dallo stato di nubile a quello di sposa, rappresentando un rito di passaggio significativo nella cultura marocchina. Questa cerimonia celebra l'unione imminente, ma rafforza anche i legami comunitari, permettendo alle donne di condividere saggezza, storie e consigli sulla vita matrimoniale, assicurando la trasmissione di tradizioni ancestrali alle nuove generazioni. La cerimonia dell'henné è importante perché rappresenta un momento carico di significato simbolico, culturale e spirituale, oltre che un rito di passaggio cruciale nella vita della sposa. Le mani e i piedi della sposa vengono dipinti con intricati disegni di henné per motivi che affondano le loro radici in tradizioni antiche e simbolismi profondi. L'hennè al piede, per camminare in una nuova vita Perché è importante la cerimonia dell'henné? L'applicazione dell'henné è vista come un gesto di protezione per la sposa. Si crede che i disegni servano a scacciare il malocchio, le influenze negative e gli spiriti maligni durante un momento di vulnerabilità, ovvero il passaggio verso la vita matrimoniale. I motivi complessi e artistici rappresentano auguri di fortuna, abbondanza e fertilità per la coppia, offrendo auspici di un matrimonio felice e prospero. La cerimonia segna il passaggio dalla vita da nubile a quella matrimoniale. È un'occasione per la comunità, in particolare per le donne della famiglia e le amiche, di celebrare la sposa, condividere saggezza e prepararla al suo nuovo ruolo. È un momento per riaffermare e celebrare l'identità culturale e le tradizioni familiari, trasmettendo usanze antiche alle nuove generazioni. Perché si dipingono le mani e i piedi? Le mani e i piedi sono parti del corpo visibili e simboliche che portano significati legati alla bellezza, alla fertilità e al lavoro. Le decorazioni su queste parti del corpo amplificano il loro valore simbolico: Le Mani sono associate all'accoglienza, al lavoro e alla capacità della sposa di creare e sostenere una nuova famiglia. I motivi possono includere iniziali o simboli che rappresentano il legame d'amore tra i due sposi. Dipingere i Piedi simboleggia il viaggio della sposa verso una nuova fase della sua vita e l'impegno a percorrere un nuovo sentiero con il marito. I Piedi rappresentano il radicamento e la connessione con la terra, un richiamo alla fertilità e alla prosperità. Significato simbolico per la sposa I simboli nelle mani della sposa Per la sposa, i disegni di henné simbolicamente rappresentano: Protezione spirituale - I motivi agiscono come un amuleto contro le energie negative. Preparazione rituale - L'applicazione dell'henné è un rito di purificazione, che prepara la sposa fisicamente e spiritualmente per il matrimonio. Bellezza e gioia - I disegni esaltano la bellezza della sposa, rendendola radiosa e festiva. Simbolo di amore - In alcune tradizioni, la profondità e l'intensità del colore dell'henné sono viste come una metafora dell'amore tra la coppia; più il colore è intenso, maggiore sarà l'affetto del marito. Legame intergenerazionale - Durante la cerimonia, le donne anziane trasmettono saggezza, consigli e benedizioni alla sposa, rafforzando i legami familiari e comunitari. La cerimonia dell'henné, quindi, riguarda sia un fattore estetico, ma soprattutto una celebrazione della vita, della comunità e della spiritualità, che lega il passato della sposa al suo futuro.

  • Roma - Carabinieri in partenza per Rafah

    Assadakah News - Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha salutato in queste ore i Carabinieri che saranno impiegati nella missione EUBAM che si terrà nel valico di Rafah, dove si uniranno a un team internazionale della Forza di Gendarmeria Europea (EUROGENDFOR) con l’importante obiettivo di garantire una cornice di sicurezza al personale della missione European Union Border Assistance Mission e fornire assistenza per i controlli frontalieri. “È una misura concreta e immediata per sostenere il recente accordo di cessate il fuoco nella striscia di Gaza - ha spiegato Crosetto. L’obiettivo è coordinare e facilitare il transito di feriti e malati, garantendo loro aiuto e protezione. Si conferma l’impegno dell'Italia e della Difesa in un'area delicata dove, già dal 2005, opera personale dell'Arma dei Carabinieri. Un'iniziativa che riflette la costante attenzione del nostro Paese nella promozione della stabilità e della solidarietà internazionale. Ai nostri Carabinieri, esemplari per umanità e rispetto, valori che accomunano le Forze Armate, auguro buon lavoro”. I militari, che appartengono al 7° Reggimento “Trentino - Alto Adige”, si aggiungeranno ai 2 italiani già presenti nella missione. Lo scorso 27 gennaio, il Consiglio Affari Esteri dell'Unione europea ha annunciato la riattivazione della missione, su richiesta di Israele e dell’Autorità Palestinese, con il pieno sostegno dell’Egitto, quale misura concreta per sostenere il recente accordo di cessate il fuoco nella striscia di Gaza. L’Italia, spiega il Ministero della Difesa, si farà inoltre carico del trasporto in teatro dell'intero contingente della Forza di Gendarmeria europea attraverso il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa (COVI), che coordinerà il trasferimento e il dispiegamento nell’area di militari della Guardia Civil spagnola e di gendarmi francesi, che si uniranno alla forza internazionale.

  • Iran - A Roma, l'Istituto Cultura presenta i film di Monir Gheidi

    Pomeriggio di Cinema iraniano alla Casa del cinema di Roma con la partecipazione della Regista Monir Gheidi Assadakah News - L’ Istituto Culturale dell’Iran a Roma è lieto di presentare un evento straordinario dedicato al cinema iraniano contemporaneo, con la partecipazione speciale della pluripremiata regista Monir Gheidi. Il pomeriggio di giovedì 6 febbraio 2025 alla Sala Fellini presso la Casa del Cinema a Roma , in Largo Marcello Mastroianni 1, si aprirà con la proiezione di due opere significative del cinema iraniano contemporaneo: “VILAIEHA” (ABITANTI DELLA VILLA) - Ore 17.00 Regia: Monir Gheidi - Anno: 2017 - Durata: 90 minuti – Sub: ITA Cast: Saber Abar, Tanaz Tabatabaei Il film, vincitore di numerosi premi tra cui il Crystal Simorgh per la miglior regia emergente al Festival Fajr , racconta con sensibilità la storia di Aziz e dei suoi nipoti durante il conflitto Iran-Iraq. Durante la guerra Iran-Iraq, le famiglie del personale militare vivono in ville vicino alla linea del fronte. Un giorno, Aziz entra nel complesso residenziale insieme ai suoi due nipoti per visitare il suo unico figlio, Davoud . La pellicola esplora le dinamiche familiari in tempo di guerra, offrendo uno sguardo intimo sulla vita delle famiglie del personale militare. A conclusione della proiezione INCONTRO CON LA REGISTA – Ore 18:30  La regista iraniana pluripremiata Monir Gheidi A seguire: “L'AMORE DI EMAD E TUBA” – Ore 19:30 Regia: Kaveh Sabaghzadeh - Anno: 2021 - Durata: 97 minuti – Sub: ITA Cast: Elnaz Habibi, Hessam Mahmoudi, Ali Ansarian Quando il destino mise Emad e Tuba l'uno di fronte all'altra per la prima volta, entrambi sapevano bene che l'amore è più una capacità che un'emozione - un sussulto del cuore o un fremito della pelle. Monir Gheidi , una delle voci più interessanti del cinema iraniano contemporaneo, che ha iniziato la sua carriera nel 1992, ha diretto numerose opere premiate a livello internazionale, tra cui " Squad Girls " (2022) e " Boy, Girl, Old Man " (2006), presentato in festival prestigiosi come quelli di Amburgo, Manchester e Seoul. Il suo film più acclamato, " Villa Dwellers " (2017), ha ricevuto sette nomination al Festival Fajr, vincendo il Crystal Simorgh per il miglior talento emergente nella regia, oltre ai premi per la migliore attrice non protagonista e per i migliori effetti speciali. La sua opera più recente, "Squad Girls" (2022), ambientata durante l'invasione irachena di Khorramshahr, racconta la storia di un gruppo di donne che si organizza per rifornire la città di armi e munizioni. Il film è stato candidato a sette premi al 40° Festival Fajr. Oltre all'attività di regista, Gheidi ha assunto ruoli significativi come membro di giuria in numerosi festival cinematografici internazionali, tra cui il Festival del Film dei 100 Secondi e il Festival Internazionale del Cinema della Resistenza. È anche membro dell'Accademia della Casa del Cinema dell'Iran. La filmografia di Gheidi si distingue per l'attenzione alle tematiche sociali e storiche dell'Iran, con una particolare sensibilità nella rappresentazione di storie che intrecciano il personale con il collettivo. INGRESSO: Gratuito previa prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti disponibili Per ulteriori informazioni e prenotazione: istitutoculturaleiran@gmail.com

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