Roberto Roggero – E’ ben noto che sia sempre la popolazione a fare le spese di una guerra. Nel caso dello Yemen è particolarmente vero, perché il popolo ha resistito, e sta resistendo eroicamente in questi anni nonostante terribili sofferenze, mentre l’attenzione internazionale è dirottata sulla guerra in Ucraina, e l’ONU lancia un allarme di vera emergenza. Secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, 19 milioni di yemeniti stanno attualmente affrontando una carestia alimentare.
L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) dichiara che circa 20 milioni di persone stanno soffrendo la fame, di cui almeno 160mila sull'orlo della carestia, e i tagli ai fondi stanno ostacolando la capacità.
L'ONU ha aggiunto che il Programma Alimentare Mondiale (WFP) ha ridotto le razioni di cibo per otto milioni di persone nel dicembre dello scorso anno a causa della mancanza di fondi, introducendo un altro giro di tagli il mese scorso. Si stima che cinque milioni di persone ricevano meno della metà del loro fabbisogno alimentare giornaliero, con otto milioni che ricevono meno di un terzo del loro fabbisogno giornaliero. Nella relazione si evidenzia, inoltre, che otto milioni di donne e bambini hanno bisogno di aiuto nutrizionale, con oltre 500mila bambini gravemente malnutriti. I resoconti dei media suggeriscono che potenzialmente ulteriori tagli ai finanziamenti inizieranno il 1° luglio.
La popolazione yemenita, vittima di un tragico gioco di interessi, non mostra comunque segno di voler cedere, anzi, è ben cosciente della propria condizione ma altrettanto determinata.
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