
Patrizia Boi (Assadakah News) - La leggenda della Regina di Saba, intrisa di mistero e poesia, si intreccia con le radici della cultura yemenita e delle antiche civiltà arabe. Secondo il racconto, il suo regno, chiamato Sheba, si trovava nel sud dell'Arabia, una terra rigogliosa e prospera grazie alla fertilità della Valle del Ma'rib e alla diga che regolava le acque per irrigare i campi. La Regina, chiamata Bilqis, era una sovrana saggia e bellissima, nota per la sua intelligenza e per la sua profonda connessione con il divino.
Il sogno della Regina
Si narra che Bilqis, una notte, fece un sogno profetico: una colomba dorata volava verso di lei, portando un messaggio scritto in una lingua antica. Nel messaggio si parlava di un re potente e illuminato che abitava una terra lontana, un uomo che avrebbe potuto rispondere alle sue domande sul significato più profondo della vita e del destino. Al risveglio, la Regina si convinse che doveva partire per incontrare quest’uomo, il re Salomone, famoso per la sua saggezza.
Il viaggio verso Salomone
Bilqis intraprese un lungo viaggio, attraversando deserti infuocati e montagne impervie, accompagnata da una carovana di cammelli carichi di tesori: oro, spezie e incenso, doni per il re. Durante il cammino, la Regina si fermava nei villaggi per ascoltare le storie della gente, nutrendosi delle loro esperienze e arricchendo la sua anima di saggezza.
La sua corte era composta da consiglieri e animali esotici: pavoni dai colori iridescenti, leoni mansueti e un falco dal canto melodioso. Si dice che la Regina comunicasse con gli animali e che questi la guidassero attraverso i pericoli del deserto.
L'incontro con Salomone
Quando Bilqis giunse alla corte di Salomone, il suo ingresso fu un evento spettacolare. La leggenda narra che il re, colpito dalla sua bellezza e dalla sua maestà, volle metterla alla prova. Disse ai suoi servitori di costruire un pavimento di cristallo trasparente sopra un laghetto pieno di pesci. Quando la Regina attraversò la sala, credendo che ci fosse dell'acqua, sollevò l'orlo della veste, mostrando i suoi piedi. Salomone, ammirando la sua grazia, comprese che non era solo una regina di bellezza, ma una donna di grande intelligenza e spiritualità.
I due iniziarono a discutere di enigmi e misteri dell’universo. Salomone le pose domande complicate, ma Bilqis rispose con tale arguzia e poesia che il re rimase affascinato. A sua volta, la Regina sottopose Salomone a quesiti filosofici, e i due stabilirono un dialogo che durò giorni e notti, unendo la sapienza delle culture orientali e occidentali.
Il dono della verità
Si racconta che, durante la permanenza di Bilqis alla corte di Salomone, la Regina imparò a conoscere il Dio unico adorato dal re. Colpita dalla sua fede, decise di abbandonare il culto del Sole, che aveva dominato il suo regno, per abbracciare una nuova spiritualità.
Il ritorno e la benedizione
Quando Bilqis fece ritorno nello Yemen, portò con sé non solo i doni materiali che Salomone le aveva offerto, ma anche la luce di una nuova consapevolezza. Sotto il suo regno, Sheba fiorì ancora di più, diventando un simbolo di armonia e saggezza.
La leggenda narra che la Regina di Saba, prima di lasciare Salomone, gli donò una collana magica, dicendo:
«Quando il tempo sarà maturo, questa collana mostrerà il cammino verso la pace eterna».
E così, la figura di Bilqis rimase scolpita nei cuori del popolo yemenita, non solo come regina, ma come portatrice di un messaggio eterno: che la vera ricchezza si trova nella conoscenza, nella comprensione e nell’amore per l’umanità.
Una conclusione poetica
Il racconto della Regina di Saba finisce sempre con il sussurro delle antiche leggende yemenite:
«Là dove il deserto incontra il cielo, e il vento canta i segreti delle stelle, vive ancora lo spirito di Bilqis, la regina che unì i cuori e illuminò i mondi».
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