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Yemen - Il Regno di Saba e la leggendaria Regina Bilqis

Immagine del redattore: Patrizia BoiPatrizia Boi
Il Regno di Saba e la leggendaria Regina Bilqis
Il Regno di Saba e la leggendaria Regina Bilqis

Patrizia Boi (Assadakah News) - La storia dello Yemen è un intreccio affascinante con quella del Regno di Saba, un'entità potente che estendeva i suoi domini su gran parte della penisola arabica, inglobando l'attuale Yemen.


Il Regno di Saba, durante il suo apogeo, diede vita a meraviglie ingegneristiche come la diga di Marib (VIII secolo a.C.). Questa struttura imponente incanalava le piogge monsoniche, trasformando il territorio in un'oasi di fertilità. I Sabei, maestri nell'arte dell'irrigazione, diedero vita a un'agricoltura rigogliosa, coltivando grano, palme da dattero, uva e altre prelibatezze.


Ma la ricchezza di Saba non nasceva solo dalla terra. Il regno prosperava grazie al commercio dell'incenso, una resina aromatica pregiata proveniente da terre lontane. I mercanti sabei, abili navigatori, controllavano le rotte carovaniere che collegavano l'Arabia con il Mediterraneo, smerciando incenso, mirra, spezie e profumi. Le loro carovane, protette da un esercito formidabile, attraversavano deserti e mari, portando le merci fino a Gaza, il punto di consegna finale.


Saba non era solo un emporio commerciale. Era un crocevia di popoli e culture, un luogo di incontro e scambio tra l'Oriente e l'Occidente. I viaggiatori che attraversavano il regno trovavano ospitalità, cibo e sicurezza, facendo di Saba un punto di riferimento per il commercio internazionale.


La civiltà sabea, secondo storici come Hommel e Muller, fiorì tra il terzo e il secondo millennio a.C., come testimoniano i reperti rinvenuti a Marib. Un regno potente, con un esercito temibile, un'agricoltura fiorente e un commercio florido, capace di dominare la regione per ben 15 secoli.

Il Regno di Saba e la Civiltà Sabea
Il Regno di Saba e la Civiltà Sabea

La leggendaria regina di Saba


Ma Saba è entrata nell'immaginario collettivo soprattutto per la sua leggendaria regina. Di lei narrano le Sacre Scritture, il Corano e la Bibbia, e i racconti del re Salomone. La sua storia, un intreccio di verità e leggenda, continua ad affascinare studiosi e appassionati.


Secondo antichi storici yemeniti, come Abu Mohamed Al Hassan Al Handani, il suo nome originale era Belkma, un appellativo legato al dio lunare "Al Moka". Altre fonti suggeriscono una derivazione ebraica del nome, collegandolo al termine "Peligesh" (concubina). Ma al di là delle etimologie, la regina Bilqis è un simbolo potente nella cultura yemenita, un legame tra passato, presente e futuro.


Bilqis, una donna di straordinaria bellezza, ricchezza e influenza, ereditò il trono dal padre, distinguendosi per la sua saggezza, intelligenza e sobrietà. Alla guida del regno, si circondò di un consiglio di 312 saggi, governando con giustizia e saggezza. Sotto il suo regno, Saba conobbe prosperità e stabilità, espandendo i suoi territori e consolidando il suo potere.

La religione sabea si basava sull'adorazione di tre astri: il dio padre - la luna "Al Moka", la dea madre - il sole "Dhat Hamim" e il dio figlio - il pianeta Venere "Ashte"
La religione sabea si basava sull'adorazione di tre astri: il dio padre - la luna "Al Moka", la dea madre - il sole "Dhat Hamim" e il dio figlio - il pianeta Venere "Ashte"

La religione sabea si basava sull'adorazione di tre astri: il dio padre - la luna "Al Moka", la dea madre - il sole "Dhat Hamim" e il dio figlio - il pianeta Venere "Ashte".


L'incontro tra Bilqis e Salomone


La storia di Bilqis e Salomone è narrata nel Corano, nella "Sura Al Namel". Il re Salomone, dotato di saggezza, ricchezza e poteri straordinari, venne a sapere dell'esistenza di un regno lontano, governato da una regina potente e saggia. Dopo aver verificato le informazioni, Salomone inviò una missiva a Bilqis, invitandola a convertirsi al vero Dio. La regina, dopo aver consultato il suo consiglio, decise di inviare ricchi doni a Salomone, sperando di placare la sua ira. Ma il re, indifferente alle ricchezze, rispedì i doni indietro.

L'incontro tra Bilqis e Salomone
L'incontro tra Bilqis e Salomone

Bilqis, colpita dalla grandezza di Salomone, decise di incontrarlo di persona. Il re, per impressionarla, fece trasportare il trono della regina a Gerusalemme e lo pose su una superficie di vetro trasparente, sotto la quale scorreva l'acqua. Bilqis, vedendo il trono "galleggiare" sull'acqua, riconobbe in Salomone un inviato divino e, profondamente colpita, accettò di convertirsi alla vera religione, abbandonando il culto degli astri.


La storia di Bilqis e Salomone è un racconto ricco di significati, un intreccio di potere, saggezza e fede. Una storia che continua a vivere nella memoria collettiva, tramandata di generazione in generazione.

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