Assadakah News Agency - Le operazioni di recupero di oltre 1 milione di barili di greggio dalla petroliera in stato di abbandono al largo delle coste dello Yemen possono finalmente iniziare dopo che una nave di supporto tecnico è arrivata sul posto per mettere in sicurezza la Fso Safer. Da anni i funzionari delle Nazioni Unite avvertono del pericolo: il Mar Rosso e le coste dello Yemen rischiano una vera e propria catastrofe perché la petroliera potrebbe sversare in mare una quantità di petrolio quattro volte superiore a quella del disastro della Exxon Valdez del 1989 al largo dell'Alaska. La sua integrità strutturale si è pericolosamente deteriorata ed è a rischio di esplosione, come spiegano gli esperti delle Nazioni Unite.
La Safer è utilizzata per lo stoccaggio e lo scarico di petrolio, ormeggiata nel Mar Rosso a circa 30 km a nord-ovest della città portuale di al-Hudayda. Costruita negli anni '70 fu venduta al governo yemenita negli anni '80 per stoccare fino a 3 milioni di barili di petrolio pompati dai giacimenti di Marib, provincia dello Yemen centrale. E’ lunga 360 metri e dotata di 34 serbatoi di stoccaggio, ma è stata lasciata esposta all'umidità e alla corrosione e non viene sottoposta a manutenzione annuale dall'inizio della guerra civile in Yemen nel 2015.
La nave di supporto tecnico Ndeavor è giunta in posizione vicino alla Safer al largo della costa di Ras Isa, ha dichiarato il coordinatore delle Nazioni Unite, David Gressly. L'obiettivo è quello di trasferire il greggio su una petroliera delle Nazioni Unite, la Nautica, salpata dalla Cina all'inizio di aprile. Una volta completato il trasferimento, il ‘tanker’ di fabbricazione giapponese sarà smantellato.
Il trasferimento del petrolio, operazione che dovrebbe durare dalle quattro alle sei settimane, non inizierà però prima di due settimane, ha precisato Gressly.
Le Nazioni Unite hanno lanciato una raccolta fondi, avviando anche una campagna di ‘crowdfunding’, per raccogliere i 129 milioni di dollari necessari per l'operazione che non può essere pagata con la vendita del petrolio perché non è chiaro chi ne sia il proprietario.
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