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Yemen – Disastro ambientale a rischio

Redazione Assadakah - Oltre alla drammatica guerra ancora in atto, subita soprattutto dalla popolazione stremata, la fuoriuscita di 1,1 milioni di barili di greggio da una petroliera in avaria abbandonata nel Mar Rosso nel 2017 potrebbe lasciare senz'acqua otto milioni di persone e distruggere biologicamente l'area in poco più di un mese.

La petroliera Fso Safer contiene quattro volte la quantità di greggio rilasciata dalla Exxon Valdez nel Golfo dell'Alaska nel 1989, e potrebbe provocare un disastro ambientale che coinvolgerebbe, oltre allo Yemen, anche Arabia Saudita, Eritrea e Gibuti.

Secondo un modello elaborato, la fuoriuscita potrebbe portare alla chiusura dei porti di Hodeidah e Salif, sul Mar Rosso, entro due settimane, minacciando la consegna di 200mila tonnellate di carburante per lo Yemen, equivalente al 38% del fabbisogno nazionale. È probabile che i prezzi del carburante aumentino fino all'80% e l'assenza di carburante per le pompe dell'acqua comporterà la perdita dell'acqua corrente per 8 milioni di yemeniti.

Altri 2 milioni di persone perderanno l'accesso all'acqua se gli impianti di desalinizzazione nella regione saranno inquinati. Il rapporto su Nature Sustainability avverte inoltre che la fuoriuscita potrebbe ostacolare il commercio globale attraverso il vitale stretto di Bab el-Mandeb, largo 29 km nel suo punto più stretto, attraverso il quale passa il 10% del commercio marittimo mondiale.

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