Comunicato Stampa della Presidenza Palestinese: “Il Presidente dello Stato di Palestina, Mahmoud Abbas, ha appena concluso una visita ufficiale nella Repubblica Italiana, durante la quale ha incontrato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Palazzo del Quirinale, nel pomeriggio di martedì 2 novembre, e il Primo Ministro, Mario Draghi, a Palazzo Chigi, mercoledì 3 novembre. Durante questi incontri, il Presidente ha espresso la propria gratitudine e apprezzamento per le posizioni politiche dell'Italia e dell'Unione Europea a favore della soluzione dei due Stati in linea con il diritto internazionale e a favore del diritto del popolo palestinese a ottenere la propria libertà e indipendenza, invitando i Paesi che non hanno ancora riconosciuto lo Stato di Palestina a farlo.
Il Presidente ha sottolineato che questa visita contribuirà a rafforzare le relazioni di amicizia e cooperazione tra la Palestina e l’Italia, e ha espresso la speranza di un ulteriore sviluppo di queste relazioni attraverso il Comitato Ministeriale Congiunto - che si prevede si tenga all'inizio del prossimo anno a Ramallah, presieduto dai Ministri degli Esteri dei due Paesi con la partecipazione di rappresentanti dei ministeri competenti, l’incremento dei rapporti d'affari tra i due Paesi, e i gemellaggi tra città palestinesi e città italiane.
Il Presidente Mahmoud Abbas ha inoltre dichiarato: "Rivolgo i nostri più sentiti ringraziamenti per l'assistenza fornita dall'Italia, in particolare, al settore della salute per combattere l'epidemia del Coronavirus, ai progetti di desalinizzazione dell'acqua, al rafforzamento delle istituzioni palestinesi, alla formazione delle forze di sicurezza, ai progetti di emancipazione delle donne, al lavoro dell'UNRWA e al restauro della Chiesa della Natività”.
Il Presidente Abbas ha informato il Presidente della Repubblica e il Primo Ministro italiano sugli ultimi sviluppi sul campo, sulle pratiche aggressive di Israele e sulle sue iniziative unilaterali, che minano ciò che resta della soluzione dei due Stati e creano tensione e instabilità, spiegando che ciò rappresenta una sfida alla legalità internazionale e all'Amministrazione statunitense, che ha chiesto a Israele di fermare queste azioni.
In questa occasione, il Presidente ha dunque affermato: "Non accetteremo la continuazione dell'occupazione israeliana della terra dello Stato di Palestina, non accetteremo la discriminazione razziale e la pulizia etnica contro il nostro popolo palestinese, non accetteremo gli attacchi ai luoghi santi cristiani e islamici - comprese la Chiesa del Santo Sepolcro e la Moschea Al-Aqsa a Gerusalemme, né l'espulsione dei palestinesi dai quartieri di Gerusalemme; non accettiamo la classificazione di 6 organizzazioni palestinesi per i diritti umani come organizzazioni terroristiche, né possiamo accettare i programmi israeliani di annessione ed espansione degli insediamenti, che prevedono anche il sequestro delle terre della Chiesa, opprimendo la vita di tutta la nostra gente, musulmani e cristiani insieme”.
Il Presidente Abbas ha poi chiesto esplicitamente ai rappresentanti dello Stato italiano di intervenire immediatamente per salvare la vita dei nostri prigionieri in sciopero della fame che sono attualmente in pericolo, e di aiutarci per il rilascio di tutti i prigionieri.
Il Presidente ha successivamente ribadito quanto detto nel suo discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che alla luce del continuo indebolimento da parte di Israele della soluzione dei due Stati, saremo costretti a passare ad altre opzioni e a prendere decisioni risolute nel prossimo periodo, se Israele non desiste da queste pratiche.
Il Presidente ha garantito l'impegno dello Stato di Palestina per la soluzione dei due Stati e per il conseguimento di una pace conforme al diritto internazionale sotto gli auspici del Quartetto Internazionale, reiterando ancora una volta il suo appello per la convocazione di una Conferenza Internazionale il cui obiettivo sia che il popolo palestinese ottenga libertà e indipendenza nel proprio Stato con Gerusalemme Est capitale, e possa vivere in pace e in rapporti di buon vicinato con tutti, perché questo popolo e la sua leadership non accetteranno l'occupazione per sempre.
Il Presidente Abbas ha aggiunto: "Cogliamo l'opportunità per invitare l'Italia e l'Unione Europea a collaborare con il Quartetto internazionale, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il Segretario Generale delle Nazioni Unite, per tornare, prima che sia troppo tardi, a un percorso politico coerente con la soluzione dei due Stati minata quotidianamente da Israele”.
Sulla situazione in Palestina, il Presidente ha chiarito: "Siamo impegnati per l'unità della nostra terra e del nostro popolo e per la formazione di un governo di unità nazionale, in cui tutte le forze partecipanti siano vincolate al rispetto della legalità internazionale. Attualmente stiamo allestendo le elezioni comunali che inizieranno il prossimo dicembre, e chiediamo alla comunità internazionale di aiutarci affinché possano tenersi anche a Gerusalemme, in modo da poter organizzare il prima possibile anche le elezioni generali, presidenziali e del Consiglio Nazionale”.
Il Presidente Abbas ha infine rinnovato il suo impegno per una partnership con tutti i settori della società palestinese: le forze politiche, la società civile, il settore privato e altri, al fine di mantenere lo stato di diritto, gli standard di trasparenza e responsabilità, il rispetto dei diritti umani, la libertà di espressione, il sostegno alle donne e ai giovani”.
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