Assadakah News Agency - Si è tenuta ieri, 19 gennaio, alla Basilica di San Pietro in Vaticano, la omelia dedicata a San Charbel, officiata da Mgre Youhanna Rafic El Warcha
Basilica San Pietro in Vaticano: “Eminenze Reverendissime, Eccellenze Ambasciatori, Consoli, Reverendissimi Procuratori, Sacerdoti, Religiosi e Religiose, Cari fratelli e sorelle, con grande gioia e molta emozione celebriamo stamattina un bell’evento ecclesiale di portata storica: la collocazione del mosaico di San Charbel nella Basilica di San Pietro. E con spirito di sincero ringraziamento al Signore viviamo questa celebrazione eucaristica. Ringraziamo il Signore per un Santo Internazionale che, tramite la sua vita, le sue virtù, le sue qualità spirituali, il suo percorso monastico e sacerdotale esemplare, rimarrà per sempre segno vivente della presenza di Dio nel mondo. I suoi miracoli continui quotidianamente testimoniano in ogni momento della presenza di un Dio che non è lontano, fisso, statico, ma che è un Dio che accompagna, vicino ad ognuno e ognuna di noi e che non ci abbandona nonostante tutte le sfide e le complicazioni che ci troviamo ad affrontare.
Rendiamo grazie al Signore per il dono che ha dato alla Chiesa: il dono di San Charbel, perché rappresenta un segno di speranza, non soltanto per la chiesa maronita e per la chiesa in Libano ma piuttosto per la Chiesa in Medio Oriente e per la Chiesa Universale. C'è da sottolineare quanti fedeli anche qui a Roma e in Italia sono devoti di San Charbel e provano una esperienza particolare con lui appena lo conoscono. Appena infatti si conosce questo meraviglioso uomo per sperimentare il suo esempio, il bel gusto del vivere insieme a Dio e sempre nella Sua presenza. Quanti pellegrini e turisti visiteranno questa Basilica e vedranno questo mosaico ed invocheranno la sua intercessione. Preghiamo per essere in comunione con tutti coloro che pregano San Charbel chiedendo la sua intercessione affinché il mondo riceva le grazie divine. Ringraziamo il Signore per tutti i credenti nel mondo, anche non cristiani, che vengono da ogni parte del mondo per visitare il suo villaggio natale a Bhekafra, la più alta collina al nord del Libano, e particolarmente visitano il suo famoso santuario ed eremo nel convento di San Marun Hannaya. Lì, in quel luogo santo, ci colpisce veramente la vetrina dove sono raccolte diverse lettere di ringraziamento provenienti da tanti paesi, in cui leggiamo quante e quali guarigioni sono state compiute da Dio tramite l'intercessione di questo Santo. Basta scrutare gli archivi del convento per meditare sulla grandezza di questo Santo Libanese Maronita e quanto la grazia del Signore ha operato in Lui, che ha dato frutti in abbondanza.
Infatti, le sue preghiere continue, contemplazioni profonde, meditazioni, adorazioni, notti di silenzio fruttificano per sempre e producono molte grazie. I tempi che ha dedicato al lavoro sulla terra gli hanno fatto pregustare la Terra eterna Gerusalemme Celeste e da lì sta operando incessantemente per noi che viviamo nella valle di lacrime.
Carissimi fratelli, in comunione con Sua Beatitudine il Cardinale Mar Bechara Boutros Rai, SollecitiamoLo per intervenire presso il Signore per l’Oriente e il mondo, affinché metta fine alla guerra feroce tra Israele e i Palestinesi, cominciata il 7 ottobre, che non si sa quando avrà fine; preghiamo particolarmente per il Libano e per il popolo libanese che sta attraversando un periodo molto critico, con la paura che la guerra in corso si estenda anche a questo povero paese già sopraffatto dalla crisi...
Preghiamo anche per la pace in tutto il mondo; il mondo funestato a diversi livelli; crisi e tempeste ovunque andiamo! Chiediamo a Gesù per l'intercessione di San Charbel, noi tutti che siamo sulla barca e affrontiamo una forte tempesta, di calmarla, Lui che è Onnipotente...siamo stanchi, delusi, un lungo calvario!
Approfitto di questa occasione per ringraziare Sua Eccellenza l'Ambasciatore Sig. Farid El Khazen per questa iniziativa di realizzare questo bello progetto, e particolarmente Sua Eminenza Mauro Gambetti Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro, grazie al quale oggi il mosaico di San Charbel è qui nella Basilica. E rivolgo, per il prezioso tramite del Procuratore Padre Jad Koussaifi, i miei fervidi auguri all'Abate Hadi Mahfouz Superiore Generale dell'Ordine Libanese Maronita al quale appartiene il nostro amato San Charbel. Tutto questo riflette la fertiltà di questo Ordine, al quale auguro come sempre la prosperità e il progresso nel suo percorso monastico in ogni parte del mondo.
Grazie anche al signor Antoun Al-Sahnawi, che si è fatto carico delle spese e dell'organizzazione richieste da questo evento. Che Dio lo benedica e gli riversi le sue benedizioni. Con San Charbel, e con tutti voi, innalziamo la nostra preghiera a Dio affinché faccia piovere su di noi le sue benedizioni celesti e doni la sua pace al mondo, in particolare alla nostra patria sofferente, il Libano. Amen"
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