Assadakah News - Un evento che non si vede tutti i giorni, fortemente voluto dalla ambasciata del Regno del Marocco: il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede; l’Imam Muhammad Bin Abdul Karim Al Issa, segretario generale della Lega Musulmana Mondiale; e il Rabbino Joseph Levi, Rabbino capo della Comunità Ebraica di Firenze e Siena. Tre indiscusse autorità delle tre grandi religioni monoteiste si sono ritrovati insieme per festeggiare altrettante celebrazioni: per il cristianesimo è il mese dell'Annunciazione della nascita del Redentore; per l'Islam è il mese di Ramadan, che commemora la rivelazione del Corano; per l'ebraismo è il mese di Purim, la festa che ricorda la salvezza del popolo ebraico in Persia.

Insieme ad un'unica tavola, per condividere il cibo, con un incontro interreligioso per approfondire la reciproca conoscenza, diffondere un messaggio universale di pace e un invito alla riconciliazione per stabilire ponti solidi fra le comunità.
E’ la Ia Edizione di "Il Tavolo del Ramadan-Iftar", evento che unisce le massime autorità religiose e numerose rappresentanze diplomatiche straniere in Italia e presso la Santa Sede.
L'iniziativa è promossa dall'Ambasciatrice del Marocco presso la Santa Sede, S.E.Rajae Naji, con l'organizzazione della Media International Communication Club - MICC. Un'occasione fondamentale per un messaggio universale di buona convivenza, così come un forte invito alla riconciliazione attiva tra fedeli a vari livelli", ha dichiarato l'Ambasciatrice.
"Conoscersi per rispettarsi" il nostro messaggio: attraverso questo tavolo, possiamo condividere momenti profondi, costruendo la giusta sfera dei rapporti tra gli uomini.
Senz'altro, questo evento vuole tracciare una prospettiva di una corretta governance che deve contribuire ad una giusta ed equilibrata convivenza civile anche tra le diverse comunità etniche e religiose del nostro Paese", ha affermato l'editore italo-libanese Nizar Ramadan, presidente del comitato organizzativo.
Al "Tavolo di Iftar" parteciperanno diverse autorità religiose, diplomatiche e civili. Questo appuntamento vuole anche riflettere su temi urgenti come la Pace, la fame nel mondo, le crisi economiche e sociali e i conseguenti doveri civili collettivi. La condivisione del "Tavolo del Ramadan", si legge in una nota, vuole essere, una vera "convivialità", un'iniziativa di slancio altruistico di reciprocità.
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