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Vaticano - L’iter della Santa Sede per cerimonia funebre e successione

Talal Khrais - Oltre 100mila persone si sono radunate ieri in Piazza San Pietro, per esprimere dolore e vicinanza a Papa Francesco, scomparso ieri dopo essere stato colpito da ictus.

Nonostante la profonda tristezza in Vaticano, si stanno seguendo le consuete procedure in seguito alla scomparsa del pontefice, la cui morte ha scatenato un profondo lutto sia all'interno che all'esterno del Vaticano.

A partire da oggi, con la prima riunione del Collegio Cardinalizio, hanno inizio le cerimonie funebri e il processo di elezione del nuovo Papa, secondo una ben radicata tradizione.

La Chiesa cattolica chiama il periodo fra la morte di un papa e l’elezione del successore, "interregno papale". I cardinali devono stabilire la data per la cerimonia funebre e, successivamente, la data di inizio del Collegio Cardinalizio.  Successivamente inizieranno nove giorni di lutto, noti come giorni Novenda, e il sarà sepolto fra il quarto e il sesto giorno dopo la morte.

Secondo la consuetudine, la salma dovrà essere esposta nella Basilica di San Pietro per il lutto nazionale e ogni giorno verrà celebrata una messa. A seguire, tutti i cardinali di età inferiore agli 80 anni si incontreranno in Vaticano per scegliere il successore di Francesco.

L'elezione di un nuovo papa avviene solitamente entro due o tre settimane dalla morte del predecessore, ma potrebbe tuttavia richiedere più di tempo, se i cardinali hanno difficoltà a trovare un accordo sul candidato.

I cardinali accreditati presso la Santa Sede concordano sul fatto che tra i numerosi candidati a succedere a Papa Francesco, ce ne sono cinque.

Anzitutto, l'elezione di un papa segue la tradizione vaticana, secondo cui il Collegio Cardinalizio, composto da cardinali di età inferiore agli 80 anni, vota con scrutinio segreto all'interno della Cappella Sistina, e l'elezione del nuovo papa è richiesta una maggioranza di due terzi. Se non si raggiunge un consenso, si procede con ulteriori votazioni finché non emerge un candidato che gode del sostegno necessario.

Come è noto, quando una votazione non raggiunge il consenso, le schede vengono bruciate e dal camino della Cappella Sistina e dal tradizionale comignolo si alza fumo nero, a indicare che la riunione dei cardinali continuerà. Com’è noto, la fumata bianca, annuncia l'elezione di un nuovo papa.

Chi sono i candidati più importanti? Il cardinale Luis Antonio Tagle, 67 anni, è attualmente il favorito nelle scommesse ed è un forte candidato per proseguire il programma progressista di Papa Francesco. Originario delle Filippine, vanta una vasta esperienza alla guida della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli ed è stato una figura di fiducia nella cerchia ristretta di Papa Francesco.

L’italiano Pietro Parolin, Segretario di Stato (ovvero Primo Ministro), 70 anni, è uno dei funzionari più esperti del Vaticano. In qualità di ministro degli Esteri del Vaticano dal 2013, ha svolto un ruolo fondamentale negli affari diplomatici. Gli stretti legami del Segretario di Stato vaticano Parolin con la burocrazia vaticana lo rendono un valido candidato per coloro che sono a favore della continuità.

Il cardinale Angelo Scola, 82 anni, è uno dei principali candidati alla carica di papa. Era anche tra i favoriti nel conclave del 2013 che elesse Papa Francesco. Scola, ex arcivescovo di Milano, ha profonde radici teologiche ed è ampiamente accettato dai sostenitori di una Chiesa più centralizzata e gerarchica.

Il ghanese Peter Turkson, 76 anni, è una figura di spicco negli ambienti della Chiesa che si occupano di giustizia sociale. In qualità di ex capo del Dipartimento per lo sviluppo umano integrale, Turkson si è espresso apertamente su temi quali il cambiamento climatico, la povertà e la giustizia economica. Sarebbe il primo papa africano da secoli.

L'ungherese Peter Erdő, 72 anni, è un importante candidato conservatore, illustre studioso di diritto canonico e un convinto difensore degli insegnamenti e delle dottrine tradizionali cattoliche. In precedenza è stato presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee e ha posto l'accento sull'ortodossia teologica.

Vale la pena notare che il Collegio cardinalizio è attualmente composto da 252 membri, 136 dei quali hanno il diritto di eleggere il papa. Poiché non avevano più di ottant'anni, 108 di loro furono nominati dal defunto pontefice.

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