Talal Khrais (NNA Beirut) – In occasione della 30° Giornata Mondiale del Malato, papa Francesco non ha mancato di evidenziare che “il malato e più importante della malattia” ricordando che è necessario essere “misericordiosi secondo gli insegnamenti ricevuti dal Padre”. Il pontefice invita all'ascolto e alla relazione con i malati perché ognuno è sempre più importante della sua malattia e ringrazia per la cura e la vicinanza offerte durante la pandemia. Ricorda poi che ci sono Paesi nei quali la cura è un lusso, e ad attestarlo è la scarsità dei vaccini contro il Covid.
Papa Francesco ricorda che la Giornata, istituita da san Giovanni Paolo II, a causa dell’emergenza sanitaria sarà celebrata nella Basilica Vaticana e non ad Arequipa, in Perù, e che resta l’occasione per sensibilizzare, per fare il punto sui passi avanti compiuti e quelli da fare, “anche nell’accompagnamento pastorale dei malati “perché possano vivere il tempo della malattia uniti a Cristo crocifisso e risorto”.
Sua Santità si rivolge ai medici, agli infermieri, ai tecnici di laboratorio, agli addetti all’assistenza e alla cura dei malati, come pure ai numerosi volontari che donano tempo prezioso a chi soffre: “Cari operatori sanitari, il vostro servizio accanto ai malati, svolto con amore e competenza, trascende i limiti della professione per diventare una missione”. Mani che toccano “la carne sofferente di Cristo” e che “possono essere segno delle mani misericordiose del Padre. Siate consapevoli della grande dignità della vostra professione, come pure della responsabilità che essa comporta”.
Libertà religiosa non è solo essere liberi di professare anche pubblicamente la propria fede “nel giorno prescritto dai propri libri sacri” ma è anche la possibilità di “valorizzare l'altro nella sua differenza e riconoscere in lui un vero fratello”. Una pur sostanziale differenza come quella religiosa non può offuscare “la grande unità” e la gioia di essere fratelli, perché “o siamo fratelli o perdiamo tutti”. E’ l’appello alla fraternità universale che Papa Francesco rinnova nel videomessaggio, con l’intenzione di preghiera per il mese di gennaio, dedicato alla lotta alla discriminazione e persecuzione religiosa. Il Papa nel suo videomessaggio per l'intenzione di preghiera di gennaio. Ancora oggi molte minoranze religiose sono discriminate. Nel “Video del Papa” che apre il settimo anno dell’iniziativa della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, il Santo Padre sottolinea che è fondamentale porre fine a tante restrizioni, che molti trovano al momento di professare la propria fede.
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