Franco Abdulkader Omeich – Il progetto di un viaggio apostolico nel Bahrain ha preso forma da quando il cardinale Tagle (prefetto della congregazione per l’evangelizzazione) ha consegnato la lettera del pontefice a re Hamad bin Isa al Khalifa lo scorso dicembre, in occasione della consacrazione della cattedrale di Noatra Signora d’Arabia.
Il cardinale Paul Hinder, vicasio del Sud Arabia (Oman, Yemen, Emirati) nonché amministratore del Vicariato del Nord Arabia (Kuwait, Qatar, Bahran e Arabia Saudita), ha definito l’incontro fra re Al Khalifa e il cardinale Tagle, caratterizzato da cordialità e simpatia, così come i colloqui con l’arcivescovo Nugent (nunzio apostolico in Kuwait, Qatar e Bahrain). Il re del Bahrain ha risposto ricambiando il desiderio di ospitare il pontefice nel regno, e favorire una sempre maggiore apertura a tutte confessioni religiose, all’insegna della convivenza e della cooperazione per la pace, facendo seguito all’incontro che, proprio fra re Al Khalifa e Papa Francesco, è avvenuto nel febbraio 2020 in Vaticano. Il fatto poi di avere consacrato una cattedrale, Nostra Signora d’Arabia ad Awali, capace di accogliere oltre duemila fedeli (per altro un progetto dell’architetto italiano Mattia Del Prete), su un terreno regalato da re Al Khalifa, è stato un ulteriore segnale di avvicinamento e comune sviluppo, specialmente in una comunità come quella del Bahrain, che ha la caratteristica di essere multietnica, multilingue e multirituale, essendo formata per lo più da lavoratori stranieri. Una iniziativa confermata dalla consacrazione di un’altra chiesa cattolica, nella parte occidentale degli Emirato Arabi, al confine con il Qatar, dedicata a San Giovanni Battista.
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