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USA e Iran - Accordo preliminare


Talal Khrais presso l' Associazione Stampa Estera, Roma.
Talal Khrais presso l' Associazione Stampa Estera, Roma.

L’accordo tra Stati Uniti e Iran passerà al terzo round di colloqui sabato prossimo


Talal Khrais (Assadakah News) -  È stato raggiunto un accordo preliminare tra Stati Uniti e Iran per avviare una nuova fase dei colloqui sul nucleare. I negoziati riprenderanno mercoledì con una riunione dei comitati tecnici, cui seguirà un terzo round di colloqui previsto per sabato prossimo. Lo riferiscono i principali quotidiani italiani, citando fonti diplomatiche e media internazionali.

Il portavoce del Ministero degli Esteri dell’Oman ha confermato che gli incontri svoltisi ieri a Roma tra il Ministro degli Esteri iraniano, dott. Abbas Araqchi, e l’inviato presidenziale statunitense Steve Witkoff – mediati dal Ministro degli Esteri dell’Oman, Badr bin Hamad Al Busaidi – hanno portato le parti a concordare il passaggio alla fase successiva dei negoziati. Obiettivo della nuova fase è il raggiungimento di un accordo equo, permanente e vincolante che assicuri da un lato la totale rinuncia dell’Iran alle armi nucleari e dall’altro la revoca completa delle sanzioni, salvaguardando al contempo il diritto di Teheran a sviluppare energia nucleare per fini pacifici.

Il portavoce omanita ha aggiunto: “Un dialogo chiaro e una comunicazione trasparente rappresentano l’unica via per giungere a un’intesa affidabile, che risponda agli interessi di tutte le parti, sia a livello regionale che internazionale”. Ha inoltre annunciato che il prossimo round di colloqui si terrà a Muscat nei prossimi giorni.


La stampa italiana elogia la mediazione dell’Oman


I giornali italiani hanno definito la mediazione dell’Oman “positiva e coraggiosa”. Alcuni editorialisti hanno sottolineato come un Paese piccolo, modesto ma moderato sia riuscito laddove l’Europa aveva fallito.

Le testate hanno anche evidenziato l’impegno del Sultanato per disinnescare le tensioni tra Iran e Stati Uniti, sforzi che vanno ben oltre l’organizzazione logistica degli incontri: si tratta infatti di un lavoro diplomatico che dura da anni, con frequenti missioni nelle principali capitali mondiali, volto a garantire il successo e l’attuazione dell’accordo.


Il commento di Madalina Celano


La scrittrice e analista geopolitica Maddalena Celano, redattrice del sito web “Assadakah”, ha commentato:“Il Sultanato dell’Oman ha ribadito che l’obiettivo dei negoziati è giungere a un accordo equo, permanente e vincolante, che garantisca la totale libertà dell’Iran dalle armi nucleari, la revoca delle sanzioni e il diritto allo sviluppo pacifico dell’energia atomica. Pur rappresentando solo l’inizio di un percorso complesso, quanto finora raggiunto conferma il successo della diplomazia omanita. L’Oman, guidato dalla saggezza e dalla buona volontà, è un Paese in cui diverse comunità religiose convivono in sicurezza, con il rispetto dei diritti civili. Il dialogo perseguito dal Sultanato è l’unica strada per costruire un’intesa affidabile che risponda agli interessi di tutti, a livello regionale e globale”.


Il ruolo dell’Italia


L’Agenzia di Stampa Nazionale ha appreso da fonti del Ministero degli Esteri italiano che “l’Italia ora considera la palla nel proprio campo: è chiamata a svolgere il ruolo di garante della pace. La scelta di Roma come sede del secondo round di colloqui è un chiaro invito all’Europa a tornare protagonista, dopo l’esclusione dai negoziati del 2018 voluta dall’amministrazione statunitense”.

Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che “l’atmosfera dei colloqui tra Stati Uniti e Iran è stata positiva”, come ha potuto constatare nei suoi incontri con i rappresentanti di entrambi i Paesi.

Secondo analisti e osservatori politici italiani, i colloqui tra Washington e Teheran hanno reali possibilità di successo, ma il cammino resta lungo e complesso.



Articolo pubblicato da Talal Khrais sui seguenti siti:


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