top of page
rroggero5

“Uno sguardo dal fronte” - Leonardo Rosi incontra Fulvio Grimaldi

Elisabetta P. Petrolati - Un incredibile viaggio esperienziale nella lunga e straordinaria vita di un giornalista e documentarista tra i più autentici, liberi, indipendenti e coraggiosi che il giornalismo italiano possa vantare che, a novant’anni, ha appena fatto ritorno da Rafah. Ieri, 1 giugno 2024, al Teatro Flavio di Roma, si è svolta la presentazione del libro-documento intitolato Leonardo Rosi intervista Fulvio Grimaldi - Uno sguardo dal fronte pubblicato su Amazon: oltre due ore di dialogo tra Grimaldi, i relatori e il pubblico letteralmente volate nella più totale immedesimazione, resa possibile dall’energia trascinante di chi ha vissuto, vive e lavora nella libertà e nella verità, dimensioni davvero rare da sperimentare in questi tempi di opportunismo, crudeltà e mistificazione della comunicazione.

Fulvio Grimaldi, 60 anni di carriera giornalistica, perlopiù come inviato di guerra (dall’86 al ‘99 è stato inviato di guerra anche per la RAI), che ha lavorato per la BBC di Londra e  per varie testate giornalistiche come Lotta Continua, Paese Sera e Liberazione, si è svelato, a partire dagli episodi della sua infanzia che avrebbero determinato il suo futuro da giornalista, al giovane editore del libro, Leonardo Rosi, di soli 25 anni, che lo ha intervistato per ore nella sua casa vicino alla Faggeta Vetusta. Ospite per vari giorni di Grimaldi, Leonardo Rosi ha avuto modo, in una generosa quanto eccezionale full immersion, di filmare e poi trasformare in un libro quasi un secolo di vita e di impegno per portare avanti inchieste e diffondere notizie non diffuse dalle agenzie di comunicazione ufficiali. Emozionante sperimentare la vicinanza di due generazioni così distanti anagraficamente ma così affini per sguardo sul mondo e per sensibilità.

Otto ore di intervista a Grimaldi che vanno dalla sua infanzia prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, attraversano tutte le guerre più alla ribalta tra i due secoli e quelle dimenticate (vedi quella irlandese) per arrivare agli attuali scenari di guerra dell’Ucraina e della Palestina e alla mobilitazione per la liberazione di Assange, simbolo dell’informazione libera. Sono intervenuti a testimonianza dell’opera e della vita professionale e umana di Grimaldi, Claudio Messora di Byoblu, in collegamento video, e Moreno Pasquinelli di Fronte del Dissenso, che hanno messo in luce la rarità della voce libera del giornalista, nonché il suo incessante entusiasmo e il suo atteggiamento “cristiano” nell’accezione della vicinanza agli ultimi per denunciare soprusi e dar voce agli oppressi. Altissimi l’interesse e la partecipazione dei presenti, trascinati dall’impeto di chi ha la rivoluzione nelle cellule, il desiderio e l’ottimismo di trasmettere e diffondere alle nuove generazioni semi di verità, testimoniati dalla generosità con i quali Grimaldi si è aperto e reso disponibile con il giovane e talentuoso Rosi.

Comments


bottom of page