Assadakah Roma News - Cinque Paesi europei hanno chiesto ufficialmente di porre fine agli scontri a Gerusalemme dopo un fine settimana di violenze nei pressi dei luoghi sacri, in una dichiarazione congiunta rilasciata dopo una sessione di emergenza a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “La violenza deve cessare immediatamente. Ulteriori vittime civili devono essere prevenute in via prioritaria", afferma la dichiarazione di Irlanda, Francia, Estonia, Norvegia e Albania. “Lo status quo dei luoghi santi deve essere pienamente rispettato”.
L'incontro arriva dopo giorni di violenze dentro e intorno al complesso della Moschea Al-Aqsa, noto agli ebrei come il Monte del Tempio, dove 170 persone sono rimaste ferite nel fine settimana. I cinque Paesi europei hanno condannato le violenze, definite “atti di terrorismo”, compresi gli interventi dell’aviazione israeliana che ha effettuato incursioni offensive all’interno dell’enclave palestinese.
"Il deterioramento della situazione della sicurezza evidenzia la necessità di ripristinare un orizzonte politico per un processo di pace credibile", afferma la dichiarazione.
L'inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha ribadito gli suoi appelli a evitare qualsiasi provocazione che acuirebbe le tensioni israelo-palestinesi.
La sessione di emergenza del Consiglio di Sicurezza è sostenuta anche da Emirati Arabi Uniti, Norvegia, Francia, Irlanda e Cina.
Commentaires