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Udine – Ambasciatore del Marocco incontra Commissione Regione FVG

Assadakah Roma News - “Non lontano da noi è in corso una tragica guerra che di fatto cambierà gli equilibri politici ed economici. Vedo due grandi opportunità di collaborazione per il nostro Paese e il Friuli Venezia Giulia con il Marocco: il settore cerealicolo e la fornitura di energia rinnovabile. Penso che in questi due ambiti in particolare potranno nascere sviluppi importanti”. Lo ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive di Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, intervenendo assieme all'assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, alla tavola rotonda convocata a palazzo Torriani in occasione della visita dell'ambasciatore del Regno di Marocco in Italia, Youssef Balla, ospite di Confindustria Udine per una presa di contatto con il sistema imprenditoriale della regione e per una visita ad alcune realtà industriali di eccellenza del territorio di Udine.

Il diplomatico - accompagnato da una delegazione composta da Chafik Cherkaoui, console generale del Regno del Marocco a Verona e Yasmina Sbihi, responsabile Agenzia Marocchina per lo sviluppo degli investimenti e dell'export - ha indicato tra i motivi della visita la volontà di rafforzare l'amicizia con il Friuli Venezia Giulia e con Udine in un'ottica win win. Tra i punti di forza, attrattivi per le imprese del Fvg, l'ambasciatore ha indicato oltre ai settori tradizionali, come agricoltura, turismo, servizi, quelli innovativi della comunicazione, automotive, aeronautica, energie rinnovabili. Il Paese, che dispone di un parco solare tra i più grandi al mondo, sta puntando anche sullo sviluppo dell'idrogeno verde e punta a generare entro il 2030 il 52% del consumo di elettricità da fonti rinnovabili.

Il Marocco - è stato illustrato nel corso della tavola rotonda moderata dalla vicepresidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli, a cui hanno preso parte anche il rettore dell'Università di Udine, Roberto Pinton, il direttore del Mits Udine, Ester Iannis e, in collegamento video, Omar Moro, presidente della Regione Tangeri-Tetouan-Al Hoceima - è un Paese in via di forte industrializzazione, dalle prospettive interessanti anche per le imprese friulane, che sta cercando di tessere in questi anni importanti relazioni internazionali per il suo sviluppo. "Sono molte le opportunità che il vostro Paese è in grado di offrire all'Italia e alla nostra piccola ma ricca regione - ha affermato Bini, rivolgendosi all'ambasciatore - e credo siano molti gli aspetti che ci accomunano: innanzitutto il vostro Paese, come la nostra regione, negli ultimi anni, nonostante la pandemia, è cresciuto e si è modernizzato molto offrendo un sistema in cui il sistema infrastrutturale e formativo permettono opportunità sempre più favorevoli di investimento alle aziende".

In particolare nel settore dell'automotive e soprattutto dell'energia, Bini ha individuato i più interessanti settori di collaborazione. "Purtroppo questa crisi ci ha evidenziato la forte dipendenza dalle forniture energetiche: i nostri imprenditori stanno subendo aumenti ingentissimi in questo periodo. Abbiamo appreso che il vostro Paese ha investito e sta investendo molto nella transizione energetica e di conseguenza credo che si possano aprire collaborazioni importanti anche per la fornitura di energia".

Bini assieme a Pizzimenti ha presentato il Friuli Venezia Giulia come "un sistema dove è molto conveniente, rispetto ad altri territori d'Italia, fare impresa grazie all'imminente istituzione di zone logistiche speciali e semplificate dove fare impresa avrà vantaggi rilevanti sia dal punto di vista fiscale che delle procedure amministrative".

Pizzimenti ha da parte sua evidenziato in particolare le potenzialità del porto di Trieste e del sistema logistico integrato del Friuli Venezia Giulia, ribadendo che "avere rapporti di collaborazione diretta con il Marocco sarà di strategica importanza: vedo nell'asse Trieste-Tangeri molte opportunità".

"Negli ultimi tre anni abbiamo investito a favore dell'intero sistema logistico del Friuli Venezia Giulia: cento milioni solo per i due porti di Trieste e Monfalcone e trenta per gli interporti di Fernetti, Gorizia e Pordenone. Mi auguro - ha affermato Pizzimenti - che il vostro Paese possa fruirne sempre maggiormente in futuro".

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