Assadakah Nes Agency – La premier Giorgia Meloni è arrivata negli Emirati Arabi Uniti per una visita di due giorni, seconda tappa della missione asiatica, accompagnata dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Come da programma, è prevista la conclusione dell’accordo di cooperazione fra Eni e Adnoc, compagnia petrolifera nazionale, che coprirà molteplici ambiti della transizione energetica.
Per l’Italia, l’accordo Eni-Adnoc si tradurrà principalmente in trasferimento di know how e tecnologie. Eni è presente negli Emirati Arabi Uniti dal 2018 nei settori dell’esplorazione, sviluppo e produzione di idrocarburi, nella raffinazione, nel trading e nella chimica. La compagnia di San Donato Milanese è entrata ad Abu Dhabi nel 2018 con l’acquisizione di partecipazioni in due concessioni offshore per l’accesso ai giacimenti giant in produzione di Lower Zakum, Umm Shaif e Nasr. In seguito, Eni ha vinto le gare per tre concessioni esplorative operate offshore nei Blocchi 1 e 2 (2019) e Blocco 3 (2020), e le concessioni di Ghasha, il più grande campo a gas degli Emirati, per il quale Eni prenderà la decisione di investimento finale nell’arco del piano strategico in corso. Con una produzione di 60mila barili di olio equivalente al giorno (kboed), l’Eni oggi figura tra i maggiori operatori internazionali nel Paese. Giorgia Meloni incontrerà il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan. I due leader discuteranno di accordi commerciali ed energetici, di ambiente e clima e di una più stretta collaborazione in vista della COP28. Nel corso dell’incontro, sono previste le firme di due intese a livello istituzionale, una dichiarazione d’intenti sul partenariato strategico, e una dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della COP28, la Conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023.
Gli Emirati arabi vengono considerati un importante partner dall’Italia in molti settori, compreso quello culturale: ad Abu Dhabi è stato recentemente inaugurato il primo istituto italiano di cultura nell’area del Golfo. Ma nel Paese in generale sono presenti oltre 600 imprese italiane, di grandi ma anche piccole e medie dimensioni attive nei settori dell’energia, delle costruzioni, dei beni di consumo, della sicurezza. Tante opportunità per le imprese italiane, anche nei settori innovazione e agroalimentare, ma sicurezza energetica e alimentare sono una priorità, come dichiarato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Commenti