Assadakah News Agency - Due nuove scosse di terremoto, di magnitudo 6.4 e 5.8, hanno colpito la Turchia meridionale questa sera intorno alle 18.10 mentre il Paese è ancora alle prese con le conseguenze del sisma che due settimane fa ha provocato oltre 47mila vittime.
A causa delle scosse di oggi ci sono edifici crollati e feriti ad Antiochia, la città della provincia di Hatay rasa al suolo lunedì 6 all'alba, e in tutta la provincia.
Gli attivisti della Fondazione Specchio, che hanno allestito il loro campo base a una quindicina di chilometri dal nuovo epicentro, hanno dichiarato di avere visto nuvole di polvere a causa di nuovi crolli e i danni sarebbero notevoli.
Il governatore di Hatay conferma i nuovi crolli e ha parlato di persone intrappolate. Monsignor Paolo Bizzetti da Istanbul spiega: "E' crollata una parte dell'aeroporto di Hatay, che serviva proprio la città di Antiochia. Ed è stata colpita la città portuale di Mersin, risparmiata dalle prime tre scosse". Mersin è decisamente a occidente rispetto alle aree colpite, nell'Anatolia sudorientale, due settimane fa. L'agenzia turca per le emergenze, Afad, ha chiesto alle persone nell'area di tenersi lontane dagli edifici già danneggiati e di allontanarsi dalle zone costiere per timore che ci possa essere un innalzamento del livello del mare, ma per ora non si parla di rischio maremoto. Anche in due città della Siria, secondo fonti citate da Al-Arabiya, ci sono crolli. Action for Humanity spiega che in Siria ci sono case di due e tre piani, crollate in macerie in almeno due province.
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