top of page
rroggero5

Turchia - Osman Kavala resta in carcere


Assadakah – La magistratura turca ha deciso di estendere i termini della detenzione del filantropo Osman Kavala, la cui reclusione ha rischiato di scatenare una crisi diplomatica fra Turchia, Stati Uniti e altri Paesi occidentali.

Kavala è in carcere in attesa di processo da più di quattro anni: molti in Turchia lo considerano un perseguitatp politico di Ankara. "Questo processo è l'ennesimo episodio sfacciato dell'incessante persecuzione politica per la quale la Corte europea ha condannato la Turchia", ha affermato Nils Muiznieks, direttore per l'Europa di Amnesty International. "Quando uno stato mostra tale disprezzo per i suoi obblighi ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, il Consiglio d'Europa deve agire e avviare una procedura di infrazione".

Il Consiglio d'Europa aveva avvertito la Turchia a settembre che avrebbe avviato procedimenti a carico del Paese se Kavala non fosse stato rilasciato. Il processo potrebbe portare alla sospensione dell'adesione o dei diritti di voto della Turchia, isolando ulteriormente Ankara e minacciando il rapporto con l'Europa.

Gli ambasciatori di dieci Paesi, tra cui Stati Uniti, Germania e Francia, il mese scorso avevano chiesto l'immediato rilascio di Kavala in linea con una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 2019. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha minacciato di espellere gli ambasciatori prima di fare marcia indietro.

Le decisioni della Corte europea sono vincolanti per i suoi membri e due anni fa la Corte aveva chiesto il rilascio di Kavala in attesa del processo, affermando che la sua detenzione non era supportata da prove di un reato. Kavala, 64 anni, è accusato di aver finanziato le proteste anti-governative del 2013 a Getzi Park e di aver contribuito a orchestrare un tentativo di colpo di stato tre anni dopo. Ha sempre negato le accuse, che comportano l'ergastolo senza possibilità di libertà condizionale: Kavala non ha partecipato all'udienza di venerdì presso l'Alta Corte Penale.

Comments


bottom of page