Chiara Cavalieri (Assadakah News) Ankara-Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha dichiarato che la Turchia è pronta a discutere una possibile normalizzazione delle relazioni con Israele, a condizione che il conflitto a Gaza finisca e cessino le uccisioni di palestinesi.
"Siamo pronti a rivedere le nostre decisioni in merito alle relazioni con Israele se il conflitto finirà, se cesseranno le uccisioni di palestinesi e se si verificheranno cambiamenti positivi. Allora anche le nostre relazioni saranno positive", ha affermato Fidan, rispondendo alle domande dei giornalisti dell'agenzia statale Anadolu.
![Ministro degli Esteri turco Hakan Fidan](https://static.wixstatic.com/media/153ca0_bd44eab2055e4e0cb8eedd8f715ca69d~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_653,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/153ca0_bd44eab2055e4e0cb8eedd8f715ca69d~mv2.jpg)
Sostegno alla Dichiarazione del Cairo
Nei giorni scorsi, Fidan ha ribadito il sostegno della Turchia alla dichiarazione dell’incontro del Cairo sul dossier palestinese, sottolineando l’importanza di opporsi a qualsiasi piano di espulsione dei palestinesi dalla Striscia di Gaza.
"Lo sfollamento dei palestinesi da Gaza contraddice il diritto internazionale e tutti devono opporsi a questo progetto. Noi sosteniamo il cessate il fuoco", ha dichiarato in una conferenza stampa a Doha, in Qatar.
![Presidente Recep Tayyip Erdoğan con Segretario Generale della Lega araba Ahmad Aboul Gheit](https://static.wixstatic.com/media/153ca0_ce6bf441c89443b99169c6bf5aef64a7~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_683,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/153ca0_ce6bf441c89443b99169c6bf5aef64a7~mv2.jpg)
La Turchia sostiene il mondo arabo in merito a:
Il ritiro completo delle forze israeliane da Gaza.
Il rifiuto assoluto di qualsiasi tentativo di dividere la Striscia.
Un piano di ricostruzione per garantire che i palestinesi rimangano sulla loro terra.
Ruolo della Turchia nella Striscia di Gaza
La Turchia ha svolto un ruolo significativo nell'assistenza umanitaria alla Striscia di Gaza, specialmente durante i periodi di conflitto. Nel gennaio 2025, in seguito a un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, i camion della Mezzaluna Rossa turca hanno iniziato a consegnare aiuti a Gaza. Fino a quel momento, erano stati inviati oltre 30 camion di aiuti, e le mense della Mezzaluna Rossa turca fornivano pasti caldi a 10.000 persone nel nord e a 15.000 nel sud di Gaza, con l'intenzione di aumentare questa capacità con ulteriori aiuti.
![Mezzaluna Rossa turca a Gaza](https://static.wixstatic.com/media/153ca0_baf5802af4ce485ebd42b0cc67ac7e6b~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_727,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/153ca0_baf5802af4ce485ebd42b0cc67ac7e6b~mv2.jpg)
In precedenza, nell'aprile 2024, la Turchia aveva preparato una flottiglia con 5.000 tonnellate di aiuti umanitari destinati ai palestinesi di Gaza. Tuttavia, la partenza di questi aiuti era in attesa dell'autorizzazione da parte di Israele.
![Ambasciatore per la Turchia in Egitto Salih Mutlu Şen e Hatem Amer ,Assistente del Ministero della Salute e della Popolazione per le Relazioni Internazionali e i Trattati](https://static.wixstatic.com/media/153ca0_1a801c70db6b42898ae5045824263d3a~mv2.jpg/v1/fill/w_960,h_720,al_c,q_85,enc_avif,quality_auto/153ca0_1a801c70db6b42898ae5045824263d3a~mv2.jpg)
Inoltre, durante una tregua nel conflitto, sono entrati a Gaza più di 350 camion carichi di aiuti umanitari essenziali, tra cui acqua, kit igienici, trattamenti contro la malnutrizione, vestiti pesanti e teloni. Questi aiuti sono stati distribuiti alle famiglie bisognose attraverso partner locali.
Sospensione del commercio con Israele
Nel 2023, gli scambi commerciali tra Turchia e Israele hanno raggiunto un valore di circa 6,8 miliardi di dollari, con le esportazioni turche che rappresentavano il 76% di questo totale. I principali prodotti esportati dalla Turchia includevano acciaio, veicoli, plastica, dispositivi elettrici e macchinari, mentre le importazioni turche da Israele erano principalmente costituite da combustibili.
Nel maggio 2024, la Turchia ha annunciato la sospensione delle relazioni commerciali con Israele, motivando la decisione con la necessità di garantire un flusso ininterrotto di aiuti umanitari a Gaza. Tuttavia, nonostante l'embargo ufficiale, sono emerse segnalazioni di un continuo commercio indiretto tra i due paesi, attraverso paesi terzi o tramite i territori palestinesi. Ad esempio, le esportazioni turche verso i territori palestinesi sono aumentate significativamente nei mesi successivi all'embargo, sollevando dubbi sulla possibilità che alcune merci possano essere state reindirizzate verso Israele.
Inoltre, alcune fonti indicano che, nonostante le dichiarazioni ufficiali, il commercio tra Turchia e Israele potrebbe essere proseguito attraverso rotte indirette, come la Grecia o tramite la Palestina, con le merci che alla fine raggiungono Israele.
Questi sviluppi evidenziano la complessità delle relazioni economiche e commerciali tra Turchia e Israele, influenzate da dinamiche politiche e regionali mutevoli.
Con questa posizione, la Turchia si allinea ai Paesi arabi nella richiesta di una soluzione duratura e giusta per il popolo palestinese.
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