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Immagine del redattorePatrizia Boi

Turchia – Archeologia, nuove luci sulla Battaglia del Granico

Illustrazione della Battaglia del Granico combattuta da Alessandro Magno nel 334 a.C. contro l'Impero Persiano

Patrizia Boi (Assadakah News) - Nel maggio del 334 a.C., Alessandro Magno ottenne la sua prima grande vittoria contro l'Impero Persiano nella Battaglia del Granico, combattuta lungo l'omonimo fiume, oggi noto come Biga Çayı, nella Turchia nord-occidentale.

 

Recentemente, un team di archeologi turchi ha identificato con precisione il sito di questo storico scontro, offrendo nuove prospettive sulla campagna militare di Alessandro.

 

Il professor Reyhan Körpe, archeologo presso la Çanakkale Onsekiz Mart University (ÇOMU), ha guidato il progetto di ricerca che ha portato a questa scoperta. Attraverso un'attenta analisi delle fonti antiche e studi geomorfologici, il team ha determinato che la battaglia si svolse più a sud rispetto alle precedenti ipotesi.

 

In particolare, hanno individuato una collina che corrisponde alle descrizioni storiche della posizione occupata dai mercenari greci al servizio dei Persiani.

 

I contadini locali hanno riferito di aver trovato tombe con armi su questa collina, coerentemente con le antiche testimonianze secondo cui Alessandro avrebbe seppellito i soldati macedoni caduti con le loro armi. Nel 2023, è stata persino rinvenuta una tomba non segnata con le ossa di un uomo adulto.

 

Per tracciare il percorso seguito da Alessandro verso il campo di battaglia, il team ha identificato le città menzionate dagli storici antichi, come Arriano, Plutarco e Diodoro.

 

Negli ultimi anni, sono emerse due di queste città sul percorso, e la terza, Hermaion, è stata individuata quest'anno. Ora sappiamo che Alessandro attraversò i villaggi di Özbek, Umurbey e Lapseki prima di raggiungere la pianura della Biga.

Il percorso seguito da Alessandro Magno

La Battaglia del Granico è ora considerata il sito meglio conservato in cui Alessandro Magno ha combattuto.

 

Il contesto storico


Dopo aver consolidato il suo potere in Macedonia e in Grecia, Alessandro attraversò l'Ellesponto (attuale stretto dei Dardanelli) con un esercito di circa 35.000 uomini. L'obiettivo era affrontare le forze persiane di Dario III e liberare le città greche della Ionia dal dominio persiano.


Le forze persiane, guidate da satrapi locali e supportate da mercenari greci, erano circa 20.000 cavalieri e 10.000 fanti, schierati sulla riva opposta del fiume Granico. Pur essendo in minoranza numerica, Alessandro utilizzò la sua straordinaria strategia militare per ribaltare la situazione.

 

La battaglia iniziò con un'azione rischiosa da parte di Alessandro. Nonostante le difficoltà del terreno fluviale, il giovane re macedone decise di attraversare il fiume sotto il fuoco nemico. Alessandro stesso guidò la carica della cavalleria compagna, attaccando direttamente il centro dello schieramento persiano.


Il momento decisivo della battaglia fu lo scontro diretto tra Alessandro e Spitridate, un comandante persiano. Si narra che Spitridate stesse per uccidere Alessandro quando Clito il Nero, uno dei suoi generali, lo salvò colpendo il persiano con un'ascia.


La strategia di Alessandro costrinse le forze persiane a ritirarsi in disordine. I mercenari greci al servizio dei Persiani furono accerchiati e massacrati o catturati.

 

La Vittoria al Granico ebbe effetti enormi. Alessandro ottenne il controllo delle città greche sulla costa occidentale dell'Asia Minore, rafforzò il morale del suo esercito e consolidò la sua reputazione di leader invincibile. La battaglia dimostrò anche la superiorità tattica dell'esercito macedone, in particolare l'efficacia della falange e della cavalleria.

 

La Battaglia del Granico aprì la strada alle successive vittorie di Alessandro contro i Persiani, come quelle a Isso (333 a.C.) e Gaugamela (331 a.C.), che portarono alla caduta dell'Impero Persiano. 

La Figura Leggendaria di Alessandro Magno

Questa scoperta è ora parte di un progetto per creare un itinerario culturale dedicato ad Alessandro Magno, promuovendo la conoscenza storica e archeologica del luogo.

 

Il Ministero del Turismo e della Cultura turco sta lavorando per trasformare questo campo di battaglia in una tappa protetta lungo l'itinerario culturale di Alessandro Magno, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e attirare visitatori interessati alla figura leggendaria di Alessandro e alle sue campagne militari.


Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle strategie militari di Alessandro e offre un'opportunità unica per approfondire lo studio delle sue campagne. Inoltre, la valorizzazione del sito contribuirà a promuovere il turismo culturale nella regione, offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva nella storia antica.

 

Fonti:

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