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Tunisia - Sarra Zaafrani primo ministro

Immagine del redattore: Roberto RoggeroRoberto Roggero

Aggiornamento: 4 giorni fa

Assadakah News - Un importante passo in avanti per l’affermazione della donna e per l’emancipazione femminile. Il presidente tunisino Kais Saied ha rimosso dall'incarico il primo ministro Kamel Madouri, nominando al suo posto Sarra Zaafrani Zanzri, già ministra delle Infrastrutture. La notizia è stata diffusa dal Palazzo di Cartagine, nella notte, senza tuttavia fornire spiegazioni sulle motivazioni della decisione. Contestualmente, è stato annunciato che Salah Zouari assumerà la carica di ministro delle Infrastrutture e dell'Edilizia abitativa, lasciata vacante dalla nuova premier.

La sostituzione di Madouri segue di poche settimane il licenziamento, avvenuto il 6 febbraio scorso, della ministra delle Finanze Sihem Boughdiri Namsia, sostituita dal magistrato Michket Slama Khaldi, sullo sfondo dello stallo sul dossier dei beni da confiscare. Sarra Zaafrani Zenzri à la seconda donna a ricoprire la carica di capo del governo in Tunisia dopo Najla Bouden Ramadan, che ha servito il Paese in tale posizione dall'11 ottobre 2021 al 2 agosto 2023.

Specializzata in ingegneria civile e laureata presso la Scuola nazionale degli ingegneri di Tunisi, Zaafrani ha conseguito anche una laurea in ingegneria geotecnica presso l'Università Gottfried-Wilhelm-Leibniz di Hannover, in Germania. La nuova premier ha trascorso anche due periodi presso la Scuola nazionale di amministrazione prima di passare all'Istituto nazionale di difesa. Nel 1989, Zaafrani entra a far parte del ministero delle Infrastrutture, più specificatamente della direzione generale Ponti e strade, dove ricopre diversi incarichi e monitora l'attuazione di diversi progetti, prima di essere nominata nel 1992 capo del dipartimento lavori speciali dello stesso dipartimento. Dal 2014 al 2021, Sarra Zaafrani Zanzri ha ricoperto la carica di direttrice generale dell'unità di gestione basata sugli obiettivi per il monitoraggio dell'attuazione dei progetti autostradali e del rilascio della servitù di passaggio per i progetti strutturali stradali cittadini. La nuova premier si è distinta per essere tra i membri del governo più performanti negli esecutivi Bouden, Hachani e Madouri.

Oltre ad essere stata ministra delle Infrastrutture e dell'edilizia abitativa dall'11 ottobre 2021, Sarra Zaafrani ha anche servito come ministra dei Trasporti ad Interim dal 12 marzo al 25 agosto 2024, sostituendo Rabie Majidi, licenziato dallo stesso Saied, fino alla nomina di Rachid Amri. In qualità di ministra, Sarra Zaafrani ha portato a casa notevoli risultati come il progetto del ponte di Biserta, chiedendo di recente all'appaltatore cinese di accelerarne il completamento senza compromettere gli standard di qualità.

Sarra Zaafrani Zanzri è stata firmataria dell'accordo con il Fondo del Kuwait per lo sviluppo per la prossima realizzazione di quattro ospedali regionali, Jelma, Hafouz, Makthar e Ghar El Dammah, con un costo stimato di 358,7 milioni di dinari (circa 110 milioni di euro), la cui costruzione inizierà ad aprile. Zaafrani si è fatta promotrice di una revisione del quadro legislativo sulla pianificazione territoriale e urbana, con l'obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio e di valorizzare il patrimonio ambientale e culturale. La nuova premier si è anche impegnata per rilanciare il settore dell'edilizia abitativa, con particolare attenzione alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione, promuovendo l'edilizia sociale e mettendo in atto misure per favorire l'accesso alla casa da parte delle famiglie a medio e basso reddito.

La nuova premier ha anche sottolineato l'importanza di garantire l'accesso agli alloggi per tutte le categorie sociali. A tal fine, il ministero delle Infrastrutture sotto la sua guida ha lavorato per attuare nuovi meccanismi di finanziamento, come la riattivazione della "location-vente", un sistema che era stato abolito negli anni '90 e che potrebbe aiutare le classi sociali meno abbienti. Zaafrani ha spesso menzionato la decisione del presidente Saied di cedere terreni al prezzo simbolico di un dinaro per favorire la costruzione di alloggi sociali. Questo progetto mira a ridurre i costi dell'abitazione, che sono aumentati a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime e del costo della manodopera.

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