Assadakah Roma News - Il presidente della Tunisia Kais Saied ha emesso un decreto con il quale modifica la composizione dell'attuale Commissione Elettorale, nominando lui stesso la maggior parte dei nuovi esponenti. Stando a quanto stabilisce il testo del decreto, rilanciato dai media internazionali, la nuova commissione, costituita attualmente da nove membri, passerà a essere composta da sette persone: tre degli attuali esponenti selezionati dal presidente, un esperto di information technology e tre giudici nominati dal Consiglio superiore della magistratura.
Anche quest'ultimo organismo è stata nominato ad interim da Saied lo scorso febbraio, dopo che lo stesso presidente l'aveva sciolto accusandolo di essere di parte.
Il presidente della Commissione, Nabil Baffoun, ha accusato il capo dello Stato di aver inflitto un nuovo colpo alla rivoluzione del 2011, che mise fine al più che ventennale governo di Zine El-Abidine Ben Ali. Secondo Baffoun l'organismo è diventato ora "di proprietà del presidente".
All'origine della decisione di Saied ci potrebbero essere una serie di dissidi maturati negli ultimi giorni con Baffoun in merito all'organizzazione del referendum costituzionale e delle elezioni legislative, indette dal capo di Stato rispettivamente per luglio e dicembre di quest'anno. Secondo la ricostruzione del quotidiano locale Esshafa Baffoun aveva espresso il suo rifiuto ad apportare modifiche alla legge elettorale in una fase in cui il presidente governa di fatto per decreto e senza una cornice costituzionale ben definita. Lo scorso 30 marzo Saied ha sciolto il parlamento, di cui aveva già congelato le attività lo scorso luglio. Sempre in quell'occasione, l'anno scorso, il presidente aveva sciolto il governo e iniziato a governare per decreto. Mesi dopo Saied ha comunque nominato un nuovo esecutivo.
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