Assadakah News - Il segretario di Stato responsabile della transizione energetica Wael Chouchane ha effettuato una visita al governatorato meridionale di Tozeur, dove ha inaugurato sabato un progetto di controllo energetico nelle moschee, sotto la supervisione del ministero degli Affari religiosi. Nel corso della sua visita, Chouchane ha visitato l'ufficio regionale dell'Agenzia per il controllo dell'energia e la regione della Società tunisina di elettricità e gas. Egli ha inoltre effettuato un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori sulla stazione di generazione di energia solare fotovoltaica da 50 megawatt. La strategia energetica della Tunisia ha come principale obiettivo quello di accelerare il cammino verso un futuro sostenibile, in linea con il coinvolgimento del Paese nello sforzo globale per affrontare i rischi del cambiamento climatico attraverso la riduzione delle emissioni di carbonio del 45 per cento entro il 2030. Secondo l'Agenzia Nazionale Gestione Energia (Anme), il Paese ambisce ad aumentare la propria quota di energie rinnovabili nella produzione complessiva di energia al 35 percento entro i prossimi sei anni, dall'attuale cinque per cento, garantendo un approvvigionamento energetico sicuro, accessibile a tutti e a prezzi ragionevoli per il 2035.
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Questa strategia, secondo il ministero dell'Energia di Tunisi, rientra in una visione volta a contrastare, nel breve termine, il problema della sicurezza energetica attraverso un modello energetico sostenibile. Nell'ambito della strategia, varie istituzioni e strutture pubbliche hanno già iniziato ad incorporare l'uso delle rinnovabili.
Ottomila veicoli, 3.200 edifici e 73.000 punti di illuminazione sono di proprietà delle municipalità nel Paese nordafricano e l'investimento atto a garantire il risparmio energetico richiede oltre 200 milioni di euro e 60.000 tonnellate equivalenti di petrolio. Tutto ciò contribuirebbe a ridurre le emissioni di gas serra di 147.000 tonnellate di CO2 equivalente. Tanto e' stato fatto e molto resta ancora da fare, 55 unita'à solari sono state installate negli istituti scolastici dei governatorati della Grande Tunisi, Be'ja, Tozeur e Nabeul, con una capacità produttiva che copre il fabbisogno elettrico di questi istituti.
Dopo un primo gruppo di impianti di energia solare gia' realizzati in 500 istituti educativi, il programma mira a trasformare l'alimentazione di 6.500 istituzioni educative. A Tozeur, Anme in coordinamento con le autorità regionali e nazionali, oltre alle 50 moschee di energia solare già inaugurate, prevede l'adattamento di almeno altri 104 luoghi di culto. Sempre nel governatorato di Tozeur cinque scuole primarie sono state già dotate di energia fotovoltaica.
Oltre ai pannelli solari, l'esecutivo ha disposto la sostituzione degli impianti di illuminazioni con elementi ad alta efficienza energetica. Le autorità tunisine hanno inoltre recentemente organizzato programmi di formazione e sensibilizzazione sull'importanza del controllo e del risparmio energetico. Essenziale nell'ambito di questa trasformazione energetica, anche la produzione di idrogeno verde che, con un progetto ambizioso e a lungo termine, potrebbe raggiungere gli 8,3 milioni di tonnellate entro il 2050, trasformando l'attuale panorama industriale ed energetico nonche' l'economia locale e globale, soprattutto per l'Europa affamata di energia pulita. Le stime suggeriscono che, a pieno regime, la Tunisia potrebbe esportare fino a 6 milioni di tonnellate di idrogeno all'anno creando un ecosistema energetico potente e sostenibile, con conseguenze significative sulla scena internazionale.
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