Assadakah Roma News - Seggi aperti in Tunisia per il referendum sulla contestata bozza di Costituzione promossa dal presidente Kais Saied, tra gli appelli al boicottaggio dell'opposizione per una possibile deriva autoritaria del Paese, ancora alle prese - a 11 anni dalla 'rivoluzione dei gelsomini' contro Ben Ali che segnò l'inizio della cosiddetta Primavera Araba - con gravi problemi economici e politici. A un anno dalle misure eccezionali con le quali Saied rimosse il governo dell'allora premier Hichem Mechichi e sospese le attività del Parlamento - poi sciolto - e che portò a un'ampia concentrazione di poteri nelle sue mani, il referendum si pone l'obiettivo di sostituire la Carta del 2014. Il presidente, replicando alle accuse di "colpo di Stato" lanciate dall'opposizione, ha parlato della necessità di "correggere" il percorso aperto con la rivoluzione.
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