Assadakah News - La Guardia Nazionale tunisina ha smantellato, a Ben Arous, una organizzazione che operava nel settore dell'immigrazione clandestina. Erano due donne a capo di questa rete criminale e sono state arrestate per aver facilitato l'immigrazione irregolare attraverso la Turchia e la Serbia. Pianificavano, organizzavano e supervisionavano operazioni di migrazione in cambio di ingenti somme di denaro. Il ministro degli Esteri tunisino, Mohamed Ali Nafti, ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché si possa mettere in atto una collaborazione più stretta nella gestione dei flussi migratori irregolari. "La Tunisia - ha dichiarato il ministro - non diventerà una piattaforma per i migranti irregolari". Nafti, durante il suo intervento alla 115ma sessione del Consiglio dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), a Ginevra, ha ribadito la ferma posizione di Tunisi contro la trasformazione del Paese in una sorta di campo profughi di passaggio di clandestini. L'occasione è stata utile anche per analizzare in modo dettagliato i flussi e i relativi Paesi di provenienza. Un ruolo centrale lo ha la rotta libica, anche se si registra una riduzione del 23% rispetto ai 47.384 migranti partiti dalle coste libiche e sbarcati in Italia nello stesso periodo del 2023.
Gli arrivi dalla Tunisia sono diminuiti drasticamente dell'80,5%, passando da 94.765 migranti nel 2023 a 18.482 nel 2024. Per quanto riguarda le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco, la maggior parte dei migranti proviene dal Bangladesh, con 11.799 persone che rappresentano il 19,8% del totale. Seguono i cittadini siriani con 11.138 persone, pari al 18,7%, i tunisini con 7.593, 12,8% e gli egiziani 3.848, 6,5%. Con percentuali meno elevate sono state rilevate altre nazionalità: dalla Guinea 3.293, 5,5%, Pakistan 2.577, 4,3%, Eritrea 1.944, 3,3%, Sudan 1.896, 3,2%, Mali 1.512, 2,5% e Gambia 1.428, 2,4%. Altri 12.523 migranti, che rappresentano il 21%, appartengono a nazionalità non specificate.
Secondo i dati sul flusso migratorio, aggiornati al 15 novembre 2024, la Libia ha consolidato quindi la sua posizione dominante sulle rotte migratorie verso l'Italia, superando nettamente la Tunisia, che aveva invece il predominio nel 2023. Secondo le informazioni raccolte da "Agenzia Nova", dalla Libia sono arrivati in Italia almeno 36.468 migranti da inizio anno, equivalenti al 61,3% dei 59.511 arrivi totali. Dalla Tunisia, invece, sono giunte 18.482 persone via mare, pari al 31,1% del totale. Altri 3.272 migranti sono partiti dalla Turchia, rappresentando il 5,5%, 1.109 migranti sono arrivati dall'Algeria, l'1,9% del totale. Nessun migrante risulta essere partito dal Libano in questo periodo preso in considerazione.
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