
Patrizia Boi (Assadakah News) - Il Mediterraneo, culla di civiltà millenarie, continua a essere un luogo di incontro e scambio culturale tra le sue sponde. Tra queste, l’Italia e la Tunisia rappresentano un binomio straordinario, unito da una storia condivisa e da una collaborazione che spazia dall’archeologia al design contemporaneo. Un rapporto che non si limita a celebrare il passato, ma guarda al futuro con progetti innovativi e visionari, dimostrando come la cultura possa essere un potente strumento di dialogo e cooperazione.
Design: un linguaggio universale tra tradizione e innovazione

Il design, con la sua capacità di unire estetica e funzionalità, si è affermato come uno dei pilastri della collaborazione culturale tra Italia e Tunisia. L’Italia, con la sua lunga tradizione nel campo del design – dalla moda all’arredamento, dall’architettura al design industriale – ha influenzato profondamente la scena creativa tunisina, a partire dal Rinascimento fino ai giorni nostri. D’altra parte, la Tunisia, con il suo ricco patrimonio artigianale, i colori vibranti e le forme ispirate alla natura, ha offerto una fonte di ispirazione unica per designer italiani e tunisini.
L’Ambasciata d’Italia a Tunisi ha giocato un ruolo chiave nel promuovere questo dialogo creativo. Sin dalla prima edizione dell’Italian Design Day nel 2017, ha organizzato attività di comunicazione e immagine per valorizzare il design come strumento di connessione tra i due Paesi. Un esempio emblematico è l’iniziativa portata avanti da Valentina Ciuffi, consulente creativa, curatrice e fondatrice di Alcova, una piattaforma dinamica che riunisce designer, aziende, istituzioni e ricercatori per esplorare il futuro dell’abitare e del fare.

Valentina Ciuffi, Consulente creativa, curatrice e scrittrice, è un’esperta di design, architettura e arte, con una formazione in semiotica all’Università di Bologna. Ha iniziato la sua carriera come giornalista, scrivendo per importanti pubblicazioni come Vogue, Dezeen e Il Sole24ore. Fondatrice di Studio Vedèt nel 2017, offre consulenze creative a gallerie di design, aziende e istituzioni.
Alcova, nata nel 2018, è diventata uno degli eventi più attesi durante la Milano Design Week e la Miami Art Week, attirando oltre 90.000 visitatori con mostre innovative su ambienti abitativi, prodotti, materiali e tecnologie. La sua capacità di reinventare spazi urbani abbandonati, trasformandoli in luoghi di sperimentazione artistica, ha evitato il fenomeno della gentrificazione*, mantenendo viva l’identità culturale dei quartieri senza gravare sui costi per i giovani designer.
A Tunisi, Valentina Ciuffi ha condiviso la sua visione con gli studenti della Scuola Nazionale di Architettura e Urbanismo (Enau), dialogando anche con l’architetta e designer tunisina presso la Bardo Collections Gallery. Questi incontri, organizzati dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, hanno evidenziato il potenziale del design nel trasformare gli spazi urbani e nel rafforzare la cooperazione culturale tra i due Paesi.

Chacha Atallah è laureata presso l’École d’Architecture de la Ville et des Territoires à Marne-la-Vallée in Francia. Ha lavorato in Giappone presso l’agenzia di Shigeru Ban e con Kengo Kuma, per poi collaborare a Parigi con Barto+Barto e Marc Mimram.
Nel 2014, ha fondato le collezioni di arredamento SLOW Edition, unendo con maestria l’estetica del design e il savoir-faire tunisino nella sua prima collezione.
È una giovane architetta dinamica che sta imponendo nuovi e audaci standard sulla scena del design tunisino, sia nel campo dell’arredamento che delle abitazioni. Il suo lavoro presso SLOW include l’amata collezione di stoviglie in gres Antéi, la libreria Hamlet e il divano Daphné, oltre a numerose case realizzate in Tunisia e in Francia.
Arte e identità: il caso di Monia Ben Hamouda
La collaborazione tra Italia e Tunisia non si ferma al design, ma abbraccia anche l’arte contemporanea. Un esempio significativo è la mostra “Ya’aburnee” dell’artista italo-tunisina Monia Ben Hamouda, vincitrice del MAXXI Bulgari Prize 2024, prestigioso riconoscimento assegnato dal Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma. Realizzata in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura, l’esposizione invita a una profonda riflessione sull’eredità familiare, linguistica e culturale attraverso una combinazione di pittura, scultura e suono.
La mostra, visitabile fino al 19 aprile 2025, rappresenta un ponte tra le due culture, esplorando temi universali come l’identità, la memoria e la migrazione. Un’opera che non solo celebra la ricchezza del patrimonio condiviso, ma apre anche nuove prospettive di dialogo e comprensione reciproca.
Archeologia: un legame millenario
Se il design e l’arte contemporanea guardano al futuro, l’archeologia rappresenta il filo che collega Italia e Tunisia al loro passato comune. Le due nazioni condividono una storia millenaria, che trova espressione nelle missioni archeologiche congiunte, negli scavi e nelle mostre che valorizzano reperti e testimonianze del passato.
Ad aprile 2024, in occasione del 60° anniversario della prima missione archeologica italiana in Tunisia, sono previste due giornate dedicate alla cooperazione in questo settore, in collaborazione con l’Istituto Nazionale del Patrimonio (Inp) tunisino. L’evento si terrà presso il prestigioso Museo Nazionale del Bardo, un luogo simbolo della ricchezza culturale della Tunisia.

Nel 2024, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) italiano ha sostenuto ben 14 missioni archeologiche in Tunisia, un record che conferma l’Italia come primo partner del Paese nordafricano in questo campo. Questa collaborazione non solo contribuisce alla scoperta e alla conservazione del patrimonio storico, ma rafforza anche i legami tra le due nazioni, dimostrando come la cultura possa essere un motore di sviluppo e cooperazione.
Un futuro condiviso
La cooperazione culturale tra Italia e Tunisia è un esempio virtuoso di come due Paesi possano lavorare insieme per valorizzare il proprio patrimonio e costruire un futuro condiviso. Dalle missioni archeologiche alle mostre d’arte, dal design innovativo alla rigenerazione urbana, ogni progetto rappresenta un tassello di un mosaico più ampio, che celebra la diversità e promuove il dialogo.
In un mondo sempre più interconnesso, ma spesso diviso, iniziative come queste dimostrano che la cultura può essere un ponte tra popoli, un linguaggio universale capace di superare confini e differenze. Italia e Tunisia, con la loro storia millenaria e la loro visione innovativa, continuano a essere un faro di speranza e collaborazione nel cuore del Mediterraneo.
Nota

*La gentrificazione è un processo di trasformazione urbana che coinvolge quartieri o aree cittadine, spesso caratterizzati da un basso costo della vita e da una popolazione a basso reddito. Questo fenomeno si verifica quando queste zone attraggono nuovi residenti, generalmente di classe media o alta, che investono in ristrutturazioni e miglioramenti delle proprietà. Di conseguenza, il valore degli immobili e degli affitti aumenta, portando a cambiamenti significativi nella composizione sociale ed economica del quartiere.
Caratteristiche principali della gentrificazione
Aumento dei prezzi degli immobili: Gli investimenti in ristrutturazioni e nuove costruzioni fanno salire il valore delle case e degli affitti.
Cambiamento demografico: I nuovi residenti, spesso più abbienti, sostituiscono gradualmente la popolazione originaria, che può essere costretta a trasferirsi in aree più economiche.
Trasformazione commerciale: I negozi e i servizi locali tradizionali vengono spesso sostituiti da attività più "moderne" o di lusso, come caffetterie, ristoranti alla moda o boutique.
Perdita di identità culturale: Il carattere originale del quartiere, legato alla sua storia e alla sua comunità, può essere alterato o perso.
Miglioramenti infrastrutturali: Spesso la gentrificazione è accompagnata da miglioramenti nelle infrastrutture, come trasporti pubblici, strade e spazi verdi, che attirano ulteriori investimenti.
Cause della gentrificazione
Riqualificazione urbana: Progetti pubblici o privati che migliorano l'aspetto e la funzionalità di un'area.
Trend culturali: Quartieri considerati "autentici" o "artistici" possono attirare creativi e professionisti.
Speculazione immobiliare: Investitori acquistano proprietà a basso costo con l'obiettivo di rivenderle a prezzi più alti dopo la trasformazione del quartiere.
Conseguenze della gentrificazione:
Positive: Miglioramento delle condizioni abitative, aumento dei servizi e delle opportunità economiche, riduzione del degrado urbano.
Negative: Espulsione dei residenti originari a causa dell'aumento dei costi, perdita di diversità sociale e culturale, creazione di disuguaglianze.
Esempi famosi di gentrificazione:
Shoreditch a Londra: Da zona industriale a quartiere alla moda per artisti e professionisti.
Williamsburg a New York: Da area operaia a quartiere hipster con ristoranti e locali trendy.
Poble Sec a Barcellona: Da quartiere popolare a zona turistica e residenziale di lusso.
In sintesi, la gentrificazione è un fenomeno complesso che può portare sia benefici che sfide, a seconda di come viene gestito. Mentre migliora l'aspetto e le infrastrutture di un'area, può anche causare l'esclusione delle comunità più vulnerabili, sollevando questioni etiche e sociali importanti.
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