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Trevignano Romano – Paesaggio, cultura e tesori archeologici

Talal Khrais/MM - Sbaglia chi pensa che a Trevignano Romano esista solo un bellissimo lago e un semplice centro storico, comune a molti paesi che caratterizzano la Regione Lazio. Questo Paese possiede tesori naturali, siti archeologici che raccontano la nostra storia, tesori sconosciuti anche agli stessi italiani. Trevignano Romano conta su un motore molto attivo, che è l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Claudia Maciucchi, che racconta il proprio paese, con visibile coinvolgimento, e profonda e sincera emozione.

Il sindaco Claudia Maciucchi ha voluto accompagnarci di persona a visitare il Museo Civico Etrusco-Romano, all’interno del Palazzo Comunale. Un museo con corredi ricchissimi di reperti provenienti dalla necropoli dell’Olivetello: la tomba Annesi Piacentini e la tomba dei Flabelli scoperte negli anni ’60. I corredi comprendono materiale vascolare di impasto e di bucchero, insieme a manufatti in metallo, oro, argento, ferro e bronzo. Due anforoni orientalizzanti, unici nel loro genere, della fine del VII sec. a. C., raffigurano tra l’altro un corteo nuziale con un cocchio e due cavalli al passo, una pantera e dei fiori di loto. E’ presente anche un grande flabello di bronzo sbalzato, composto da trapezi concentrici, della metà del VII sec. a. C. che è il logo del Museo. Scarsi frammenti di ferro magistralmente curati in una teca del Museo ci restituiscono un calesse e un cocchio, simboli di rango. Un raro reperto museale è costituito da una tomba dell’VIII sec. a. C. contenuta in un pane di terra ed appartenente a un guerriero con il suo corredo delle armi. L’epoca romana comprende un cippo marmoreo con iscrizione e un delicato bassorilievo con tralci e grappoli d’uva. I disegni e le riproduzioni di oggetti, spesso così originali, fatti dagli alunni delle scuole ed esposti al Museo affascinano per l’amore per le cose antiche espresso dal mondo dei più piccoli. Questa e tante altre cose, noi giornalisti della Stampa Estera vorremo raccontarle alla nostra gente, perché questa ricchezza è un patrimonio universale.

Sabato 25 giugno a Trevignano Romano si è svolto un incontro tra il riconfermato sindaco Claudia Maciucchi, e i rappresentanti delle Associazione Italo-Araba Assadakah Roma (riconosciuta dalla Lega Araba) rappresentata da Myriam Muhm e Talal Khrais e Il Cedro per la Pace, rappresentata dal suo Presidente Hassan Bou Harfouch e Maja Lolli-Ghetti.

Claudia Maciucchi è donna e in quanto tale ama concretizzare idee e progetti (innumerevoli studi scientifici confermano quest’indole femminile). Ascolta con attenzione le proposte che potrebbero contribuire alla crescita di questa cittadina, specie in virtù di probabili cooperazioni tra stati europei e stati mediterranei, di gemellaggi e di bandi e finanziamenti. Anche perché come afferma il primo cittadino: Trevignano non è solo lago.

Questa breve frase riassume in sé il dilemma di questa cittadina che si affaccia sul Lago di Bracciano. Si potrebbe pensare, infatti, che aldilà dello storico quartiere a ridosso della piazza principale, dei ristoranti e della magnifica passeggiata lungo il lago, questo luogo non abbia molto altro da offrire. In realtà questo territorio alle porte di Roma, è ricco di sorprese, molte delle quali visibili nelle stanze del Museo Civico, collocate nel Palazzo Comunale.

In questo territorio, colonizzato dall’uomo sin dall’epoca paleolitica, poi nel tempo da etruschi e romani, sono stati ritrovati infatti, numerosi reperti, di cui alcuni di grande pregio e valore archeologico. Sorprende trovare esposti oggetti etruschi rari, ad esempio una tazza androprosopa, caratterizzata da un rilievo a forma di maschera umana, oppure un vaso a due anse dotato di filtro interno.

Particolarmente interessante il flabello bronzeo del 650 a. C., decorato a sbalzo. I flabelli etruschi, specie di ventagli cerimoniali usati anche per riparare dal sole, erano un segno di potere degli aristocratici di quest’antica civiltà, le cui origini, tuttora dubbie, sono spesso fonte di accesi dibattiti accademici. Forse è proprio quest’incertezza storica ad alimentare la passione di Claudia Maciucchi che con ardore spiega ai presenti all’incontro quanto via sia ancora da scoprire sugli etruschi “di confine”. Racconta dei frammenti di tessuti etruschi trovati e di come si stia cercando di capire se siano forse gli unici sinora rinvenuti. Si sofferma anche su quel capolavoro, non etrusco, ma romano che attraversa il territorio di sua competenza e che è l’acquedotto Traiano. Tuttora in funzione, convoglia l’acqua fino a Roma. Le si illuminano gli occhi mentre illustra le importanti indagini effettuate da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e ACEA SpA nel tratto tra Vicarello e Trevignano Romano. La storia visibile che permea questa località potrebbe, infatti, attirare un turismo di qualità anche perché, come afferma il primo cittadino: “Trevignano è aperta al mondo”.

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