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Torino - Accordi con Palestina, Marocco e Senegal

Assadakah News - In occasione dell’ultima giornata di Terra Madre - Salone del Gusto, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha firmato quattro protocolli di collaborazione con le città di Betlemme (Territori Palestinesi), Khouribga (Marocco), e Louga (Senegal). “Torino e le Città Solidali” è un tassello importante per il consolidamento delle relazioni tra queste città, già impegnate in diversi progetti di cooperazione trans-territoriali.

La firma degli accordi ha visto protagonisti il sindaco Lo Russo e i primi cittadini delle città di Betlemme (Territori palestinesi) Anton G. A. Salman, di Khouribga (Marocco) e Mohamed Zekrani. Assente per impegni politici il sindaco di Louga (Senegal) Moustapha Diop, sostituito dal segretario generale della Città.

Con Betlemme – ricorda l’Amministrazione comunale – la Città di Torino ha già realizzato azioni nell’ambito energie rinnovabili, dell’acqua e dei mercati e condivide il progetto “Akli Baladi” (“Mangia locale”), presentato al bando Aics-Maeci 2023, che vede tra i partner Slow Food Italia, le città palestinesi di Gerico e Beit Jala e numerose città italiane tra cui Pavia, Caltagirone, Bergamo, Reggio Emilio, Sesto Fiorentino e Bra.

È storica anche la collaborazione tra Torino e il Marocco. Tra le ultime iniziative intraprese dalle Città figura il progetto “Mentor”, che coniuga cooperazione internazionale e migrazione circolare, e l’impegno nel consolidamento dei partenariati con tutte le aree da cui provengono i nuovi cittadini torinesi, a seguito della mozione del Consiglio comunale “Torino guarda oltre”. Il protocollo firmato con il Senegal, infine, è il rinnovo di un accordo già esistente fin dal 2007, che affonda le sue radici nella significativa presenza della comunità senegalese di Torino e nei numerosissimi progetti di cooperazione decentrata realizzati dal 2001 ad oggi sui diversi temi delle politiche locali: lavoro e creatività giovanile, ambiente e rifiuti, turismo responsabile e cultura, come il progetto “Reti al lavoro”.

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