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Tehran - Presidente Raisi alla Conferenza sulla Palestina

Talal Khrais - L’associazione italo-araba Assadakah ha seguito la grande Conferenza Internazionale sulla Palestina, tenuta a Tehran il 23 dicembre, in rappresentanza dell’ambasciata della Repubblica Islamica in Italia. Un evento di grande importanza, che ha visto la partecipazione di oltre 50 Paesi e migliaia di giornalisti da tutto il mondo. Un successo diplomatico dell’Iran, che è riuscito a riunire rappresentanti, ministri e capi di Stato, per valutare l’impatto del conflitto israelo-palestinese a livello regionale e mondiale.

Alla grande conferenza è intervenuto, oltre a diversi ministri del governo, anche il presidente Ibrahim Raisi, il quale ha lanciato un appello perché la comunità internazionale sostenga l’iniziativa di portare di fronte alla Corte Penale Internazionale il governo sionista israeliano, con l’accusa di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Il presidente Raisi ha ribadito che la causa palestinese non è solo centrale per il mondo islamico, ma è cruciale anche per l’umanità intera. Evidenziando le tragiche conseguenze delle atrocità israeliane, compreso il massacro di donne e bambini e la distruzione di edifici residenziali a Gaza, Raisi ha espresso profondo rammarico per il sostegno ingiustificato offerto dagli Stati Uniti e da alcuni paesi occidentali per questi crimini: “Durante il conflitto di Gaza, il vero volto degli Stati Uniti e di molte potenze occidentali è emerso. Non sono sostenitori della pace, ma piuttosto una delle parti in guerra…Hanno posto il veto a qualsiasi risoluzione proposta per un cessate il fuoco alle Nazioni Unite. Hanno fornito al regime sionista pieno accesso alle proprie risorse militari, finanziarie e di sicurezza”.

Il presidente iraniano ha inoltre criticato l’inefficienza delle organizzazioni internazionali e degli organismi per i diritti umani di fronte alla tragedia in corso a Gaza, e ha incolpato “l’ingiusto ordine globale” per aver consentito il persistere di crimini così atroci contro l’umanità. Ha affermato che l’occupazione israeliana delle terre palestinesi è la causa principale del conflitto decennale, aggiungendo che coloro che sostengono il riconoscimento del regime sionista dovrebbero chiedersi se la continuazione dell’occupazione gli conferisca una qualche legittimità. Inoltre, il presidente Raisi ha chiesto la cessazione immediata degli attacchi israeliani contro Gaza e ha condannato lo sfollamento forzato dei palestinesi dal territorio assediato. “Lo spostamento forzato della popolazione di Gaza è nell’agenda degli americani”, ha concluso.

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