Assadakah News Agency – E’ in programma per il 18 gennaio, a Kampala, capitale dell’Uganda, il vertice straordinario per una soluzione relativa alla crisi di Sudan, Somalia ed Etiopia, su iniziativa fortemente voluta dal governo di Gibuti, che attualmente ricopre la presidenza di turno della IGAD, Autorità Intergovernativa Sviluppo. In particolare, si discuterà la questione dell’accesso al mare Etiopia-Somaliland, e la sfida politica e per la sicurezza nel Sudan e nel Sahel.
Al vertice prenderanno parte i rappresentanti di tutti gli Stati membri della IGAD, l’Unione Africana e i Paesi allineati a livello internazionale, su invito del presidente di Gibuti, Ismail Omar Guelleh, il quale riafferma in tal modo il ruolo per proprio Paese come mediatore di primo livello, per risolvere la questione fra Somalia e Somaliland dopo il fallimento dei recenti colloqui. Sempre a Gibuti, all’inizio di dicembre i leader del blocco dell’Africa orientale (EAC) hanno tenuto un vertice per discutere del conflitto in Sudan, in atto dallo scorso 15 aprile. Diversi Paesi della Regione hanno preso posizione sull’accordo concluso fra Etiopia e Somaliland. Il governo della Somalia ha ottenuto diversi consensi sia a livello locale che internazionale. In molti, fra cui Egitto e Arabia Saudita, hanno sottolineato la necessità di rispettare la sovranità somala, mentre l’Unione Africana e la stessa IGAD, hanno esortato a non peggiorare la fragile situazione diplomatica fra Etiopia e Somalia, che ha richiamato il proprio ambasciatore da Addis Abeba e respinto l’accordo con il Somaliland sul porto del Mar Rosso, considerato una minaccia alla sua sovranità. L’accordo offre all’Etiopia l’opportunità di ottenere una base navale permanente, e un servizio marittimo nel Golfo di Aden, avvicinando Addis Abeba alle rotte commerciali sul Mar Rosso, ma apre anche una questione a livello di difesa, come testimoniato dal recente incontro avvenuto ad Addis Abeba fra i capi di Stato dell’esercito dei due Paesi firmatari.
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