Assadakah News - E’ partita la grande campagna contro la malaria in Sudan, nonostante il conflitto armato che attraversa il Paese dall'aprile 2023. Ad annunciarlo è stato oggi l’Unicef, Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia. L'iniziativa, si riferisce in una nota, è stata resa possibile dall'arrivo il mese scorso nel Paese di 186mila dosi del farmaco.
Il ministero della Sanità, in collaborazione con Unicef, OMS e Alleanza per i vaccini Gavi, ha lanciato per la prima volta in Sudan una campagna di vaccinazioni contro la malaria, per rafforzare gli sforzi per proteggere i bambini da questa malattia mortale. Le vaccinazioni sono cominciate questa settimana nelle strutture sanitarie di 15 località degli Stati di Gedaref e del Nilo Blu, a beneficio di oltre 148mila bambini di età inferiore ai 12 mesi. Secondo Unicef, nel 2025 e 2026, il vaccino sarà introdotto in 129 località del Paese.
La malaria è ancora una delle malattie più letali al mondo e ogni anno uccide in Africa quasi mezzo milione di bambini sotto i cinque anni. Inoltre, il Sudan ha il più alto tasso di incidenza della malaria nella regione del Mediterraneo orientale dell'Oms; nel 2023, sono stati stimati più di 3,4 milioni di casi nel Paese e la malattia ha provocato circa 7.900 vittime, anche se è probabile che i casi e i decessi siano gravemente sottostimati a causa del conflitto in corso e dell'interruzione delle comunicazioni. La guerra, che ha già costretto oltre dieci milioni di persone a lasciare le proprie case, a volte rifugiandosi all'estero, per lo più in Chad e Sud Sudan, rende estremamente difficoltoso fare giungere i farmaci nelle zone interessate.
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