top of page
rroggero5

Sudan - Situazione di nuovo fuori controllo

Roberto Roggero - La rivalità tra i due generali dietro il colpo di Stato del 2021 si protraggono da settimane e nella delicata fase di transizione la situazione è nuovamente fuori controllo. Da una parte le truppe che rispondono al generale Abdel Fattah Al-Burhan, dall’altra i paramilitari della Rapid Support Force fedeli all’ex alleato Muhammad Hamdan Dagalo.

Finti dirette dalla capitale sudanese hanno riferito di spari anche a Khartoum-2, zona in cui si trova l'Ambasciata d'Italia L'esercito ha dichiarato che i paramilitari hanno attaccato le sue basi a Khartoum e altrove, poco dopo che le milizie avevano denunciato che i loro campi sono stati attaccati dall'esercito regolare.

L'inviato delle Nazioni Unite in Sudan, Volker Perthes, ha invitato soldati e paramilitari a cessare immediatamente i combattimenti, e ha contattato entrambe le parti per richiedere l'immediata cessazione delle ostilità per la sicurezza del popolo sudanese e per risparmiare al Paese ulteriori violenze. Anche la UE invita tutte le forze a fermare immediatamente la violenza, perché l’escalation non farà che aggravare la situazione.

A Khartoum ed in altre parti del paese, sono in corso scontri fra i paramilitari, che affermano di aver preso il controllo dell'aeroporto e del palazzo presidenziale, e le forze militari, che però hanno smentito la presa del palazzo. Combattimenti sono in corso anche nella zona dive si trova l’ambasciata italiana. La Farnesina ha emesso un comunicato, nel quale raccomanda ai cittadini italiani di non uscire dalle proprie abitazioni, e dichiara di seguire in tempo reale l’evolversi della situazione.

Le tensioni tra l’esercito e le Forze di supporto rapido si sono intensificate negli ultimi mesi e hanno costretto a ritardare la firma di un accordo sostenuto a livello internazionale con i partiti politici per rilanciare la transizione democratica del Paese.

Al momento la situazione è molto confusa, e non è possibile stabilire quante siano le vittime della nuova ondata di violenze. Le forze armate del governo hanno attaccato contemporaneamente i siti e il quartier generale delle Forze di Supporto Rapido anche a Marawi e in altre città, e pare che le vittime siano numerose, anche perché pare che siano entrati in azione aerei da bombardamento.

A Khartoun si trovano doversi italiani, fra cui gli operatori della Ong “Music for Peace” guidata da Stefano Rebora, il quale ha testimoniato di aver visto carri armati per le strade, in particolare lungo la Africa Road che collega la città all’aeroporto. L’ambasciata italiana sta monitorando costantemente la situazione, che pare sia precipitata in seguito alla mancata osservanza dell’ultimatum di 24 ore che le forze governative hanno inviato alla Rapid Support Force. A quanto pare, contrariamente a quanto tutti si augurano, si sta assistendo in queste ore a un intensificarsi degli scontri, ma esiste sempre la speranza che per la popolazione sudanese si possa giungere a n cessate-il-fuoco e a una ripresa del dialogo.

Comments


bottom of page