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Sudan – L’importanza e la bellezza del Darfur

Assadakah News Agency - Nel Sudan occidentale, il Darfur (vasto più o meno come la Francia) è popolato da circa sei milioni di persone, divise in un centinaio di tribù, in parte allevatori e pastori nomadi, e oggetto di interessi fin troppo evidenti di potenze straniere, a causa delle ricchezze naturali.

Ex colonia britannica fino al 1956, come il resto del Sudan, dopo l’indipendenza ha costituito un territorio estremamente particolare, con bellezze naturali senza uguali, e conflitti interni di natura etnico-tribale, in gran parte sfruttati in interessi geopolitici per procura, specialmente nel recente passato della dittatura di Omar Al Bashir.

La maggioranza delle tribù non stanziali del Darfur si considerano di discendenza araba, dalla radice Janaweed, letteralmente “demoni a cavallo”, la parte restante di agricoltori e contadini si riferisce alla etnia locale Baggara, “pastori di giovenche”. In generale la fede religiosa è comunque musulmana.

L'Africa è il continente che ha conservato di più i suoi paesaggi naturali, senza subire l'urbanizzazione massiccia. Questo riguarda soprattutto gli Stati centrali, dove c'è una minore presenza di insediamenti umani. Uno di questi e il Sudan, che conserva una marcata incidenza araba da cui ha ereditato tradizioni, lingua e religione.

Le etnie più importanti, dai nomi molto caratteristici, sono gli Scilluc, i Dinca, i Bongo, i Madi, gli Agnuak. Con le loro sottodivisioni, si arrivano a distinguere i singoli villaggi più sperduti come vere e proprie etnie. Un caso a parte sono i Bari e le altre popolazioni della zona nota come Darfur. Minoranze di pelle chiara, discendenti da popolazioni arabe, sono variamente distribuite sul territorio. Le molteplici usanze di questo vasto Paese, prevalentemente pianeggiante e desertico, derivano da una composizione etnica molto variegata e complessa.

Il Sudan risulta quindi a grande maggioranza di credo islamico e lingua araba, con influenze marcate di un idioma derivante dall'antico regno di Nubia. Una terra molto variegata etnicamente, che quindi conserva usanze e abitudini collettive condivise dalle singole etnie.

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