Lorenzo Utile - Secondo le informazioni giunte dai mediatori fra le parti in lotta in Sudan, si sarebbero fatti progressi non trascurabili negli sforzi per porre fine alla guerra civile in Sudan. Il comandante della RSF, generale Mohammed Dagalo, ha accettato la proposta di cessate il fuoco e un incontro con il presidente del Consiglio di Transizione nonché delle forze armate sudanesi, Abdel Fattah al-Burhan.
L’Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo (IGAD), organismo regionale di otto Paesi del Corno d’Africa, coinvolto nella mediazione, ha affermato di aver ottenuto l’impegno da parte dell’esercito regolare del Sudan e delle forze paramilitari ribelli, per un cessate-il-fuoco e per dare inizio a un dialogo politico volto a risolvere il conflitto. Nessun commento immediato è stato raccolto dalle parti coinvolte.
L’IGAD ha affermato che nei colloqui avvenuti a Gibuti il comandante della RSF Mohamed Hamdan Dagalo, ha accettato la proposta di tregua e un incontro con il generale Abdel Fattah al-Burhan, entro 15 giorni, per aprire la strada a una serie di misure di rafforzamento della fiducia tra i due partiti che portino all’avvio di un processo politico”, lo ha dichiarato Alexis Mohammed, consigliere del presidente di Gibuti. Il tutto dopo oltre 12mila morti e sei milioni di profughi.
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