Assadakah News Agency - A che gioco sta giocando il leader delle milizie paramilitari ribelli della Rapid Support Force, generale Mohamed Hamdan Dagalo?
Secondo le ultime informazioni, Dagalo avrebbe incontrato diversi leader dell’opposizione ad Addis Abeba, ultima tappa di un tour che lo ha visto in Uganda, Etiopia e Gibuti.
In una dichiarazione alla stampa pronunciata prima dell’incontro di ieri, Dagalo si è scusato per le violazioni commesse dai suoi uomini nello Stato di Gezira e ha affermato che la leadership del Consiglio sovrano guidato dal generale Abdel Fattah al Burhan sta radunando “attori disonesti”.
“Chiediamo alla comunità regionale e internazionale di guardare con ottimismo alla nostra lotta verso il nuovo futuro del Sudan dopo aver raggiunto la pace”, ha affermato Dagalo. L’incontro ad Addis Abeba avviene mentre il generale Dagalo cerca di presentarsi come il leader del Sudan una volta terminata la guerra, dopo che le sue milizie hanno preso il controllo di Wad Madani, città strategica per l’accoglienza degli sfollati del conflitto, e di gran parte dello Stato di Gezira, nell’ovest del Paese.
Il comitato locale pro-democrazia e resistenza anti-militare ha accusato la RSF di aver ucciso centinaia di civili e di avere saccheggiato Wad Madani, dove centinaia di migliaia hanno cercato rifugio. Ciò ha spinto la comunità internazionale ad accusare la RSF di crimini di guerra e crimini contro l’umanità, nonché pulizia etnica nello Stato del Darfur occidentale.
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