Franco Abdelkader Omeich - Il Sudan ha larghe distese di terra arabile di cui soltanto il 20% coltivato applicando tecnologie moderne. Ciò offre interessanti opportunità per la diversificazione dell’economia in settori quali l’agricoltura e l’agro-business e le Autorità, essendone coscienti, stanno focalizzando la loro attenzione in questa direzione. Il Paese eccelle particolarmente nella produzione di sesamo (pari all’80% del totale coltivato nel mondo arabo e al 40% di quello coltivato in Africa), grazie alle favorevoli condizioni climatiche e del suolo. Il Sudan è anche il più grande produttore di gomma arabica, un prodotto particolarmente apprezzato a livello internazionale per la sua applicazione in molteplici settori.
I prodotti alimentari italiani sono già conosciuti ad apprezzati dai consumatori sudanesi.
La classe medio - alta dei consumatori sudanesi sta gradualmente adeguando le proprie preferenze e gusti ai prodotti esteri, primi tra questi, i tipici prodotti alimentari italiani. Il livello dei prezzi dei beni alimentari importati, anche alla luce delle recenti innovazioni normative per la regolamentazione dei fluddi di import-export, non è tuttavia accessibile alla fascia di consumatori con potere d'acquisto non elevato. La produzione in loco di alcuni di prodotti base italiani potrebbe allargarne il consumo anche da parte della restante fascia della popolazione.
Il Sudan è il secondo maggior produttore di oro nel continente africano. Nel 2012 ha esportato 70 tonnellate di oro per un valore di 2 miliardi di dollari americani e nel 2016 il numero di tonnellate è salito a 93, costituendo la principale esportazione, anche se le potenzialità estrattive nel Paese non sono ancora sfruttate al massimo. In tal senso il competente Ministero dei Minerali si sta impegnando per organizzare il settore attraverso l’introduzione di nuovi sistemi informatici per la semplificazione delle procedure amministrative e delle transazioni nell’intento di facilitare gli investimenti. I chiarimenti forniti sulla legislazione e sui tipi di servizi forniti dallo stesso dicastero dovrebbero accelerare le procedure per il rilascio di nuove licenze a vantaggio di nuove compagnie. Tra le azioni volte all’agevolazione di investimenti, vi è ad esempio la possibilità di recuperare le spese di esplorazione e sfruttamento delle risorse da parte degli investitori, oltre a poter importare nel Paese tutto l’equipaggiamento necessario senza spese aggiuntive. Analogamente il Ministero sta attivandosi in controlli e verifiche per la revoca delle licenze di compagnie operanti non in linea con la normativa in vigore.
La principale raffineria operante a Khartoum, inaugurata nel 2012, ha già acquistato la maggior parte dei macchinari sul mercato italiano. Il settore estrattivo risulta pertanto essere in espansione ed in tal senso si aprono prospettive anche per le ditte straniere, tenuto conto delle carenze strutturali sudanesi e della volontà governativa di perseguire questa strada nella necessità di diversificare la propria economia. A sostegno di tale politica anche i dati che dimostrano come il contributo del settore minerale al PIL sia salito dal 2% del 2010 al 4% del 2016.
La stessa geografia del Paese e le condizioni climatiche da una parte e dall’altra la necessità di ridurre il consumo di petrolio, ormai disponibile sul territorio nazionale solo in quantità limitate, destinandolo all’esportazione per garantire afflusso di moneta forte, lasciano spazio ad interessanti prospettive nel settore delle energie rinnovabili. La tecnologia solare è stata identificata come la fonte più valida, nonostante l'energia idroelettrica domini attualmente il settore dell'alimentazione elettrica del Paese, con una quota del 70%. La radiazione solare è evidentemente abbondante nella regione (in media, c'è una durata del periodo di luce di circa 9 ore al giorno). Alcuni dei piani che sono stati avviati includono l'installazione graduale di pompe solari nelle aree rurali, per raggiungere l'autonomia nella disponibilità di acqua potabile in aree con le necessarie caratteristiche nei prossimi anni. Al momento, il governo sudanese stanzia un budget limitato per la scienza e la tecnologia, fattore che ha avuto un impatto negativo sull'infrastruttura energetica del paese.
Il Sudan non rappresenta una meta turistica di massa, ma è dotato di straordinari siti archeologici i quali, opportunamente valorizzati da strutture ricettizie adeguate, potrebbero diventare una meta turistica con un enorme interesse storico ed artistico. La regione nord del Paese, l'antica Nubia, è caratterizzata dalla presenza delle circa 200 piramidi di Meroe risalenti ai tre regni di Kush. Nelle vicinanze è ubicata anche la montagna sacra 'Jebel Barkal' di cui una delle fiancate ospita il Tempio di Mut. Gli investitori stranieri beneficiano di un regime di tassazione agevolato. La normativa che disciplina gli incentivi agli investimenti prevede che nel primo anno di implementazione di un progetto di investimento non viene attuata alcuna imposizione fiscale e l'importazione di macchinari o mezzi di trasporto per i progetti di investimento non è sottoposta a dazi doganali. Il livello di imposizione fiscale relativo a diversi settori è stato diminuito: attualmente nel settore dei servizi l'esazione fiscale è pari al 15% dei profitti, al 10% nel settore industriale e 0% per l'agricoltura.
La forza lavoro del Sudan è composta in misura rilevante da giovani qualificati, con competenze tecniche di alto livello. La remunerazione del fattore lavoro è particolarmente bassa con il livello medio degli stipendi attestato attorno a 70-100 Euro. Il Sudan è particolarmente ricco in risorse naturali ed idriche. Vi sono circa 300 milioni di ettari di terreno irrigato naturalmente, o dalle acque del Nilo o da fonti sotterranee e l'estensione del terreno da pascolo è altrettanto vasta. E' dotato anche di una buona ricchezza animale con la presenza tra gli altri di mucche, cammelli, pecore, pollame e cavalli oltre al pesce. Il Paese è inoltre dotato di risorse minerarie costituite da mica, alluminio, oro, gesso ed uranio. Agli investitori stranieri è data la possibilità di usufruire dei servizi di uno sportello unico attraverso il quale è possibile espletare tutte le procedure amministrative e legali (ad esempio registrazione di una società, iscrizione nel registro degli importatori/esportatori stranieri) necessarie per effettuare un investimento nel Paese.
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