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Sudan - Dagli Emirati 70 milioni di dollari per agenzie umanitarie

Assadakah News - Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno annunciato lo stanziamento di 70 milioni di dollari per le agenzie umanitarie ONU in Sudan, una cifra che rappresenta il 70% dei 100 milioni che il Paese arabo si è impegnato a stanziare in occasione della Conferenza Internazionale sul Sudan a Parigi. Il ministero degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti ha dichiarato in un comunicato che gli aiuti saranno destinati all'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, al Programma alimentare mondiale, all'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, all'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura e all'Organizzazione Mondiale della Sanità.

L'obiettivo è un approccio globale per affrontare la crisi umanitaria e ridurre l'aggravarsi della carestia in Sudan, fornendo tutti i tipi di assistenza, soprattutto alimentare e sanitaria, oltre a fornire mezzi di sussistenza e alloggi in situazioni di emergenza. Il ministro per la Cooperazione Internazionale, Reem bint Ibrahim al Hashemi, ha dichiarato che l'assistenza degli Emirati Arabi Uniti al Sudan riflette il vivo interesse degli Emirati Arabi Uniti per le sfide umanitarie e il loro impegno a continuare ad offrire aiuto e sostegno umanitario al Sudan.

Al Hashemi ha dichiarato che questo stanziamento fornirà assistenza ad Al Fasher, una delle regioni più colpite dai combattimenti tra l'esercito sudanese e il gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF), e ad altre aree del Sudan, in collaborazione con il Programma alimentare mondiale.

Con questa donazione, gli Emirati Arabi Uniti rispettano parte dell'importo promesso alla conferenza di Parigi di metà aprile, sebbene il governo sudanese controllato dall'esercito abbia accusato a fine marzo il ricco Stato del Golfo di aver pianificato la ribellione delle RSF per attuare un programma di intervento straniero.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno definito queste accuse false e hanno affermato che erano finalizzate a sviare le responsabilità e a minare gli sforzi internazionali per affrontare la crisi umanitaria in Sudan.

La guerra in Sudan è scoppiata il 15 aprile 2023 a causa di tensioni sulla riforma dell'esercito e sull'integrazione dei paramilitari nelle forze armate, nel bel mezzo di un processo politico per riportare il Paese su un percorso democratico dopo la rivolta del 2021. Da allora, il conflitto ha ucciso almeno 30.000 persone, secondo l'Unione medica sudanese, e ha causato lo sfollamento interno ed esterno di oltre 10 milioni di persone.

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