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Sudan - Comunicato ufficiale del ministero degli Esteri

Assadakah News - La redazione di Assadakah News ha ricevuto e diffonde il seguente comunicato ufficiale del ministero degli Esteri della Repubblica del Sudan:

Negli ultimi due giorni, i paramilitari ribelli Janjaweed della Rapid Support Force hanno commesso un ulteriore crimine, un massacro, nella città di Al-Hilaliyah, nello stato di Al-Jazira. Il bilancio delle vittime è di almeno 120 morti, uccisi sia da colpi di arma da fuoco, che tramite avvelenamento di cibi e assoluta e voluta mancanza di soccorso sanitario nei centri abusivi di detenzione dove i miliziani ribelli tengono prigionieri centinaia di civili, comprese donne e bambini, trattenuti come ostaggi.

Questo efferato crimine arriva poche settimane dopo un altro massacro compiuto dalla milizia ribelle nel villaggio di Al-Sariha, dove sono state uccise 59 persone, e in altre cittadine dello stato di Al-Jazira, dove centinaia di civili sono stati barbaramente uccisi durante il drammatico attacco di rappresaglia dei mercenari Janjaweed, in seguito alla defezione di uno dei loro leader, passato alle forze dell’esercito della repubblica del Sudan (SAF). Nel frattempo si moltiplicano le condanne internazionali di questa tragedia.

Gli ultimi orribili massacri sono stati portati contemporaneamente ai brutali atti di vendetta portati dalle milizie ribelli contro villaggi indifesi del Nord Darfur, in seguito al fallimento dei ripetuti attacchi contro Al-Fasher. Durante questa battaglia i Janjaweed della RSF hanno attaccato e praticamente distrutto oltre 40 villaggi.

Ciò che è sopra esposto, indica chiaramente che le milizie terroriste non tengono nella minima considerazione le dichiarazioni internazionali di condanna, né delle Risoluzioni ufficiali, se non sono seguite da provvedimenti pratici che ne facciano valere le parole. Questo è evidente dalla risposta della milizia RSF alla Risoluzione 2736 del Consiglio di Sicurezza ONU, emesso sei mesi fa. Al tempo stesso, in palese violazione della Risoluzione stessa, le milizie Janjaweed hanno intensificato i bombardamenti delle aree urbane e dei campi di sfollati intorno a Al-Fasher.

La sistematica escalation di massacri indiscriminati e di atrocità da parte della milizia ribelle deve suscitare una decisa e concreta reazione internazionale con un intervento militare risolutivo in Sudan, anzitutto per la devastante situazione della popolazione civile, e per determinare la definitiva disfatta delle milizie ribelli e liberare le città e i villaggi sottoposti a occupazione, comprese le centinaia di migliaia di abitazioni nella capitale e in altre aree, mentre continua la illegale detenzione di migliaia di civili innocenti tenuti in ostaggio, in prigioni segrete. Questo è o modus operandi dei gruppi paramilitari ribelli.

Quindi, invece di continuare a temporeggiare di fronte a questo ricatto terrorista, paventando l'idea di un intervento militare, la comunità internazionale dovrebbe subito inserire la milizia Rapid Support Force nell’elenco delle formazioni terroriste, perseguirne i leader e i tutti i membri come responsabili di crimini contro l’umanità in base alle leggi internazionali, e trattare allo stesso modo coloro la sostengono, o ospitano i capi e portavoce, come sponsor del terrorismo e dei crimini della milizia - Repubblica del Sudan, 7 novembre 2024”.

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