Assadakah News Agency - Il portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica del Sudan, ha diffuso un comunicato ufficiale tramite il Dipartimento Media: “Il Ministro degli Affari Esteri del Sudan evidenzia come, ancora una volta, la milizia Janjaweed abbia confermato la sua natura terroristica, prendendo di mira una serie di villaggi e città sicure nella parte orientale dello Stato di Al-Jazira, dove non esistono obiettivi militari, terrorizzando e sfollando i residenti, e minacciando i lavoratori e gli operatori delle attività umanitarie.
Il Ministero sottolinea che lo Stato di Al-Jazira, con la sua capitale Wad Madani, ospita un gran numero di sfollati a causa della guerra a Khartoum e, secondo il diritto internazionale, qualsiasi attacco ad aree che ospitano popolazione civile in stato di emergenza, costituisce un crimine contro l'umanità, i cui colpevoli devono essere deferiti alla Corte Internazionale di Giustizia. L'attacco dei paramilitari ribelli costituisce un'estensione delle pratiche della milizia a Khartoum e negli stati del Darfur, del Nord Darfur e del Kordofan, dove crimini contro l'umanità, atrocità di pulizia etnica, violenza sessuale e attacchi ai campi profughi sono stati commessi e documentati dalle autorità, e continuano ad accadere.
L’Alto Commissario per i Diritti Umani, il governo degli Stati Uniti, l’Unione Europea e altri governi, e le organizzazioni internazionali e i media, hanno fornito testimonianze convincenti sulle atrocità commesse dalle milizie ribelli.
Il Ministero degli Affari Esteri accoglie con favore la condanna da parte del Rappresentante Permanente degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, per quanto riguarda l'attacco dei miliziani ribelli alla periferia di Wad Madani, e la sua conferma che gli autori di atti terroristici saranno ritenuti responsabili. Altrettanto positivamente accoglie la posizione del senatore Chris Cohn, membro della Commissione per le Relazioni Estere del Senato americano, che ha condannato l'attacco.
Il Ministero rinnova l’appello alla comunità internazionale affinché classifichi la milizia Rapid Support Force come un gruppo terroristico, criminalizzi la fornitura di qualsiasi forma di assistenza o sostegno ad essa, da qualsiasi parte, e la consideri un partner della milizia responsabile degli atti terroristici, crimini contro l’umanità e la pulizia etnica che continua a commettere. Il Ministero degli Affari Esteri sottolinea la particolare responsabilità affidata al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nello svolgimento del suo ruolo di contrasto al terrorismo delle milizie, alla luce del sospetto di incoerenza morale del Consiglio a questo riguardo derivante dal fatto che uno dei suoi organi non permanenti è partner dell'aggressione contro il Sudan ed è responsabile di queste atrocità su base di uguaglianza con la milizia paramilitare ribelle RSF”.
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