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Sudan - Comunicato ufficiale del ministero degli Esteri

Con riferimento al comunicato rilasciato dal Segretariato dell'IGAD nel mese di dicembre 10, 2023, come comunicato finale dell’assemblea dei 41 Capi di Stato e di governo dell'IGAD, il Ministero degli Affari Esteri del Sudan chiarisce quanto segue:

“Sabato 9 dicembre si è svolto il vertice dei capi di Stato e di governo dell'IGAD, a Gibuti. Una sessione aperta, seguita da una sessione di consultazioni a porte chiuse per i soli capi delegazione. A causa dei limiti di tempo, il segretariato dell'IGAD non ha diffuso un comunicato finale fino alla tarda notte di ieri. La Presidenza IGAD, pertanto, ha dovuto concludere l'Assemblea, prima dell’approvazione del definitivo comunicato, annunciando che lo stesso sarebbe stato ufficializzato e inviato a breve termine, quella stessa notte, agli Stati membri per l'approvazione. La versione definitiva sarebbe stata emessa il giorno successivo, domenica 10 dicembre.

Il ministero degli Esteri sudanese ha però ricevuto la bozza solo domenica mattina. Subito dopo aver ricevuto il comunicato, la delegazione ufficiale del Sudan ha informato il segretariato IGAD di avere osservazioni sostanziali e riserve sul contenuto del progetto, in quanto vi sono punti che presentano formulazioni errate di ciò che era

concordato su alcune questioni importanti. Queste osservazioni e le riserve sono state comunicate tempestivamente alla Segreteria dell'IGAD.

In chiara violazione dal Regolamento interno dell'IGAD, che detta le decisioni e le risoluzioni prese per consenso, la Segreteria ha frettolosamente pubblicato a un Comunicato finale senza rettificare il contenuto difettoso della bozza. Il Sudan, pertanto, ritiene che questa affermazione non rifletta fedelmente la situazione e l’esito delle decisioni del vertice. Il Sudan non è vincolato finché la Presidenza e il Segretariato dell’IGAD non lo faranno le correzioni necessarie.

Come è stato comunicato al Segretariato dell'IGAD, il progetto definitivo della comunicazione inviata agli Stati membri era errata e deve essere rettificata seguenti punti: Il riferimento alla partecipazione del ministro di Stato al ministero di Affari Esteri degli Emirati Arabi Uniti al vertice, in quanto ciò non è avvenuto; Affermando che i capi di Stato e di governo dell'IGAD hanno tenuto consultazioni con una delegazione della disciolta RSF. Ciò contraddice la verità, come afferma il presidente del Consiglio di sovranità transitorio, uno dei capi dell'IGAD di Stato e di governo, non vi ha partecipato né ne ha sentito parlare consultazioni. È noto, tuttavia, che i membri della milizia ribelle è arrivato sull'aereo del Ministro di Stato presso il ministero degli Esteri Affari degli Emirati Arabi Uniti.

Va modificata l'inesattezza che afferma che il Presidente della Sovranità di transizione

del Consiglio ha accettato di incontrare il leader della ribellione. Come il presidente ha stabilito chiaramente, affinché tale incontro abbia luogo, è necessario precedere all'osservanza di un cessate il fuoco permanente, al ritiro delle forze ribelli della Capitale e allo loro successivo raggruppamento in siti fuori Khartoum.

Il riferimento alla conversazione telefonica tra i capi di Stato dell'IGAD e il governo e il leader ribelle. Se ci fosse stata una chiamata del genere, sarebbe avvenuta fra il presidente del Kenya e il leader ribelle dopo la fine del vertice, e come tale non rientra tra le attività ufficiali del vertice stesso, tanto da essere menzionato nel Comunicato finale. Inoltre, l'IGAD è un’organizzazione intergovernativa e riconosce solo i governi rappresentati.

Il paragrafo sulla condanna degli interventi stranieri nella crisi del Sudan deve essere modificato in modo che non equipara le forze armate sudanesi con i ribelli.

Trascurando il ruolo della Repubblica araba d'Egitto nel proporre la "Iniziativa dei paesi vicini al Sudan" quando si menziona l'attuale iniziativa per risolvere la crisi.

La mancata previsione della necessità di consultare e chiedere l'approvazione del governo del Sudan in ogni sforzo per risolvere la crisi.

Poiché nessuna di tali osservazioni è stata presa in considerazione, il Comunicato manca del consenso richiesto e pertanto non costituisce atto giuridicamente vincolante.

Domenica 10 dicembre 2023”.

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