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Sudan - Comunicato del Ministero degli Esteri

Aggiornamento: 10 mag 2023

Assadakah News Agency - In prosecuzione dei suoi atti terroristici, le forze ribelli di supporto rapido (RSF) hanno preso d'assalto l'ufficio di collegamento dell'Unione Africana a Riyadh, Khartoum, provocando danni e distruzione degli uffici e saccheggiando oggetti di valore, con totale disprezzo delle leggi e delle norme internazionali relative all'inviolabilità sedi delle rappresentanze diplomatiche e delle organizzazioni internazionali e regionali. Il Ministero degli Affari Esteri condanna questi atti terroristici e criminali, e sollecita la comunità internazionale e l'Unione Africana ad intraprendere azioni analoghe, designando le Forze di Supporto Rapido ribelli come organizzazione terroristica e ritenendole responsabili delle loro violazioni dinanzi alle autorità nazionali e internazionali meccanismi di giustizia.

Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica del Sudan emette il seguente comunicato: “Il generale Abdel Fattah Al Burhan, presidente del Transitional Sovereignty Council (TSC) e comandante delle forze armate nazionali, ha ricevuto telefonate separate, martedì mattina, 9 maggio 2023, dal presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan, e dal presidente dell'Unione delle Comore, e presidente di turno dell'Unione Africana, Azali Assoumani. Durante le conversazioni, i leader hanno discusso dell'attuale situazione in Sudan.

Il presidente Al Burhan ha informato i suoi omologhi sulle violazioni commesse dai ribelli della Rapid Support Force (RSF), tra cui attacchi a missioni diplomatiche, danneggiamento di infrastrutture, irruzioni in ospedali per utilizzarli come rifugi, saccheggio alle proprietà dei cittadini, utilizzo di civili come scudi umani, oltre al supporto di mercenari stranieri. Il presidente Al Burhan, ha espresso l'apertura del governo del Sudan a qualsiasi iniziativa per alleviare le sofferenze dei cittadini sudanesi derivanti dagli atti brutali delle milizie RSF, in violazione dei diritti umani fondamentali.

Il presidente Erdogan, da parte sua, ha espresso ringraziamenti e apprezzamenti al governo del Sudan per la collaborazione nell'evacuazione del personale e dei cittadini della missione diplomatica turca e nel consentire all'ambasciata di operare a Port Sudan. Oltre ad accogliere con favore la visita dell'inviato del presidente Al Burhan in Turchia, sottolineando la ferma posizione turca con il Sudan per raggiungere la stabilità.

Il presidente Assoumani ha a sua volta espresso la sua aspirazione a raggiungere la stabilità in Sudan, oltre ad assicurare il suo sostegno ai negoziati in corso a Jeddah volti a un cessate il fuoco e a facilitare la consegna degli aiuti umanitari. In qualità di presidente dell’Unione Africana, Assoumani assegnerà un inviato speciale a Jeddah per aiutare a raggiungere un accordo per porre fine alla crisi e ripristinare la stabilità in Sudan. Khartum, il 9 maggio 2023”.

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