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Sudan - Comunicato ambasciata del Sudan a Roma

Aggiornamento: 4 ore fa

L'Ambasciata della Repubblica del Sudan a Roma porge i suoi omaggi a tutti i giornali e le agenzie di stampa italiane e porta alla loro cortese attenzione quanto segue.

1. La milizia Janjaweed RSF, dopo aver subito una serie di sconfitte negli ultimi tempi, capitalizzando sulle posizioni di debolezza di alcune potenze nella comunità internazionale, ha intensificato la sua campagna di genocidio contro specifici gruppi etnici nel Darfur, come dimostra il suo continuo attacco al campo di Zamzam per sfollati interni, che ha causato la morte di 450 civili, tra cui bambini e donne, durante questi attacchi feroci. Tra le vittime figurano operatori umanitari e personale medico.

2. Allegando alla presente il comunicato stampa dell'Ufficio del Portavoce e della Direzione dei Media del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica del Sudan, unitamente alle dichiarazioni del Coordinatore Residente e Umanitario delle Nazioni Unite in Sudan e del Laboratorio di Ricerca Umanitaria (HRL) della Yale School of Public Health, l'Ambasciata esorta e invita le nazioni sorelle e amiche, le organizzazioni regionali e internazionali e la comunità internazionale nel suo complesso a denunciare queste atrocità con la massima fermezza possibile e a schierarsi risolutamente al fianco del popolo sudanese in questi tempi critici, poiché questi atti efferati costituiscono una palese violazione della Risoluzione 2736 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e una grave violazione del diritto umanitario internazionale, in particolare delle disposizioni sancite dalle Convenzioni di Ginevra in materia di protezione dei civili nei conflitti armati.

L'Ambasciata della Repubblica del Sudan coglie l'occasione per rinnovare ai stimati giornali e agenzie di stampa italiani i suoi più alti sentimenti di stima.

Mentre la milizia Janjaweed RSF intensifica la sua campagna di genocidio contro specifici gruppi etnici in Darfur – esemplificata dal suo continuo attacco al campo di sfollati di Zamzam, che ha causato la morte di centinaia di civili, tra cui donne e bambini – e mentre la milizia continua a colpire strutture civili vitali in tutto il Paese, emergono notizie secondo cui il Kenya ospiterà nei prossimi giorni una seconda conferenza per la milizia terroristica RSF e i suoi affiliati. Questa conferenza fa seguito ai precedenti incontri sponsorizzati dalla presidenza keniota nel febbraio di quest'anno, che miravano a proclamare un cosiddetto "governo parallelo" per la milizia genocida e i suoi seguaci.

L'intera comunità internazionale ha condannato questa iniziativa. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha espresso profonda preoccupazione per la situazione e per il suo potenziale di alimentare le fiamme della guerra in Sudan, minacciandone l'unità nazionale e l'integrità territoriale. Analogamente, il Consiglio per la Pace e la Sicurezza dell'Unione Africana l'ha condannata fermamente e inequivocabilmente in un comunicato stampa dell'11 marzo 2025, invitando gli Stati membri dell'UA e la comunità internazionale in generale ad astenersi dal fornire qualsiasi assistenza o supporto a gruppi armati o politici che cercano di istituire un governo o uno stato parallelo in Sudan.

L'insistenza del governo keniota nel continuare a sostenere la milizia terroristica e a proteggerne le attività dimostra un disprezzo per la legittimità internazionale e per il Consiglio di Pace e Sicurezza dell'Unione Africana. Rappresenta inoltre una grave minaccia per la sicurezza regionale, la sovranità delle nazioni africane e la stabilità sociale al loro interno. Il Ministero degli Affari Esteri invita la comunità internazionale a condannare questa condotta irresponsabile, che viola il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e l'Atto Costitutivo dell'Unione Africana.

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