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Tunisia - Il futuro delle energie rinnovabili è a Oriente

Assadakah News - La Tunisia dimostra ancora il proprio impegno e il fondamentale ruolo nel campo delle energie rinnovabili per un futuro sostenibile. La domanda è indirizzata alle grandi aziende asiatiche, in particolare cinesi, come conferma anche il premier tunisino, Kamel Maddouri, a Pechino per rappresentare la Tunisia al 9° Forum Cooperazione Cino-Africana. La Cina è il quarto partner commerciale della Tunisia dopo Germania, Italia e Francia.

Il ministro tunisino ha incontrato la presidente della società China Energy Engeneering Corporation, Li Lin, alla quale ha espresso il desiderio dell’esecutivo tunisino di beneficiare di uno scambio di esperienza nella tecnologia avanzata delle nuove energie rinnovabili. La presidente Li ha fornito l’esempio delle diverse attività condotte dalla società in molti Paesi africani, come il completamento della stazione fotovoltaica di Kairouan, auspicando ulteriori progetti nel settore.

La Tunisia sta accelerando il programma di energia rinnovabile su larga scala, in conformità con la strategia 2035 approvata dal governo, che mira a rafforzare la sicurezza energetica, e limitare la dipendenza dai combustibili fossili, contrastando la povertà energetica e contribuendo alla neutralità del carbonio entro il 2050. L’obiettivo è di aumentare la quota di energie rinnovabili al 35% entro il 2030.

Di questa strategia fa parte Elmed, il “ponte energetico” con l’Italia, progetto strategico per la Tunisia, che dovrà esportare in Europa energia pulita, il cui costo si aggira intorno al miliardo di euro, con uno stanziamento da parte della UE di 307 milioni, attraverso il programma Connecting Europe Facility.

Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di produzione di energia pulita, la Tunisia deve individuare il maggior numero di opportunità e partner disponibili.

Il presidente Kais Saied e l’omologo cinese Xi Jinping hanno supervisionato la firma di diversi accordi riguardanti la cooperazione economica e tecnica, fra cui un memorandum d’intesa sulla creazione di un gruppo di lavoro per investimenti, sul rafforzamento della cooperazione allo sviluppo e sulla promozione dell’attivazione dell’iniziativa di sviluppo globale, e uno nel campo dello sviluppo verde e a basse emissioni di carbonio.

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