(Agenzia Nova/Assadakah News) - E' tempo di cambiamenti in Libia, l'ex Jamahiriya del defunto colonnello Muammar Gheddafi, oggi divisa tra amministrazioni rivali nell'est e nell'ovest del Paese. Anche la National Oil Corporation (Noc), pilastro dell'economia libica, sta attraversando una fase di trasformazione dopo le dimissioni del presidente Farhat Bengdara presentate il 16 gennaio. La nuova leadership, guidata "ad interim" da Masoud Suleiman, gia' vicepresidente del Consiglio di amministrazione della Noc e originario di Ajdabiya (nell'est), citta' natale del generale Khalifa Haftar, comandante dell'Esercito nazionale libico (Enl) con sede a Bengasi, ha avviato una revisione di accordi, spese e politiche precedenti.
Dopo le recenti riforme che hanno interessato la Banca centrale, principale istituzione finanziaria della Libia, e la Libyan Post Telecommunications & Information Technology Company (Lptic), il maggiore operatore telefonico del Paese, la competizione tra i gruppi rivali si e' estesa anche al settore petrolifero, che costituisce il 60 per cento del Pil, il 94 per cento delle esportazioni e il 97 per cento delle entrate governative nel 2023.
Una delle principali decisioni della nuova amministrazione è la possibile sospensione, a partire da marzo 2025, del controverso sistema di scambio carburanti-petrolio, adottato per compensare l'importazione di carburanti con forniture di greggio. Questo sistema, duramente criticato dall'Audit Bureau per la sua opacità e l'utilizzo di intermediari non qualificati, ha generato costi elevati per lo Stato.
Un'inchiesta di "Bloomberg News", avviata dopo il sequestro della petroliera Queen Majeda in Albania nel settembre 2022, ha stimato che il contrabbando di carburante in Libia valesse almeno 5 miliardi di dollari l'anno, con prodotti petroliferi importati principalmente dalla Russia, che beneficia di questo vasto mercato nero.
Nonostante la Libia possieda le piu' grandi riserve di petrolio dell'Africa e produca circa 1,3 milioni di barili al giorno, il Paese e' costretto a importare carburanti a causa della mancanza di raffinerie adeguate. E' paradossale che nel Fezzan, la regione libica piu' ricca di petrolio, gas e oro, il pieno per un'automobile di medie dimensioni puo' costare anche 300 dinari libici (circa 60 euro), cioe' fino a sei-sette volte il prezzo ufficiale, benche' la Libia sia il secondo Paese al mondo dopo l'Iran dove il carburante e' meno caro, con un costo medio di soli tre centesimi di euro al litro.
Parallelamente, l'Audit Bureau ha chiesto alla nuova dirigenza della Noc di sospendere le procedure relative al progetto di sviluppo del blocco NC7 nella zona di Hamada, con riserve stimate di gas stimate in 2.000 miliardi di piedi cubi, equivalenti a circa 56,6 miliardi di metri cubi di gas. La decisione e' motivata da ritardi, presunte irregolarita' e l'assegnazione del progetto a un consorzio internazionale - comprendente Eni, Total, Adnoc e Tpao - senza seguire le procedure legali di gara pubblica. Questo accordo del valore stimato di 5 miliardi di dollari era stato criticato da diverse istituzioni per essere sfavorevole alla parte libica. Un team tecnico aveva suggerito l'affidamento del progetto ad Agoco, controllata della Noc in Cirenaica, per garantire migliori risultati. Tuttavia, la scelta del consorzio internazionale era stata difesa da Bengdara come la soluzione piu' adeguata anche per dividere l'onere dei costi che un progett o di tale portata comporterebbe.
Secondo fonti riservate di "Agenzia Nova", Farhat Bengdara avrebbe lasciato il ruolo di presidente della Noc a causa di gravi problemi di salute, gia' accennati in tre lettere di dimissioni nell'ultimo anno. Ma oltre alle sue condizioni fisiche, le dimissioni potrebbero essere legate ad accuse di contrabbando e vendita di petrolio al di fuori del quadro ufficiale della Noc, presumibilmente a beneficio del clan Haftar nell'est della Libia. Bengdara, considerato vicino ad Haftar e agli Emirati Arabi Uniti, e' accusato anche di aver favorito l'apertura di conti bancari non soggetti a controlli finanziari. Secondo le medesime fonti, il passo indietro potrebbe riflettere l'esigenza di un "cambio della guardia" alla Noc e di una ridistribuzione dei proventi petroliferi.
Durante il mandato di Bengdara, il settore petrolifero libico ha comunque registrato un netto miglioramento. La produzione di petrolio e' cresciuta del 62 per cento, passando da 870 mila a 1.408.345 barili al giorno; quella di gas e' aumentata del 17,8 per cento, raggiungendo 212,172 milioni di piedi cubi al giorno; i condensati hanno registrato un incremento del 52 per cento, arrivando a 53.203 barili al giorno. Tra i successi si annoverano la ripresa dei giacimenti di Sharara, El Feel e Al Wafa, l'apertura di oltre 50 nuovi pozzi e il rilancio delle partnership con Eni, BP e Repsol.
Il futuro della Noc resta incerto. Fonti di "Agenzia Nova" indicano Mohamed Ben Shatwan, attuale chairman di Agoco, come possibile nuovo presidente. Ingegnere petrolifero e manager con oltre 35 anni di esperienza nel settore del petrolio e del gas, ha costruito una carriera di successo presso Agoco, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilita'. Tra i suoi successi spicca l'ottimizzazione della produzione presso il Sarir Field, tra i piu' grandi giacimenti petroliferi della Libia. Spesso presentato come uomo vicino al clan degli Hafar, Ben Shatwan in realta' e' un tecnico che proviene da una facoltosa famiglia originaria di Misurata, emigrata da decenni nella Libia orientale, elemento che potrebbe giocare un ruolo significativo in un Paese segnato da divisioni regionali e politiche. La nomina del nuovo leader della principale azienda libica rappresentera' un indicatore cruciale dello stato del processo politico nel Paese, fungendo da cartina tornasole per le dinamiche di potere e le alleanze tra le principali famiglie e fazioni libiche.
Gli obiettivi strategici della Noc, come portare la produzione petrolifera a 2 milioni di barili al giorno entro il 2027, dipenderanno anche da accordi internazionali come quello da 8 miliardi di dollari siglato con Eni nel gennaio 2023. Questo progetto mira a sviluppare le "Strutture A&E" per incrementare la produzione di gas destinata sia al mercato interno sia alle esportazioni verso l'Europa. Eni, attraverso il suo Upstream Director Luca Vignati, ha ribadito l'importanza della Libia nei piani futuri del Cane a sei zampe. Durante il Libya Energy & Economic Summit concluso domenica 19 gennaio a Tripoli, Vignati ha evidenziato che la compagnia italiana esplorera' tre contesti distinti - onshore, acque poco profonde e acque profonde - con la prospettiva di scoperte significative. "La Libia rimane centrale per Eni, non solo per l'esplorazione ma anche per la transizione energetica", ha detto Vignati.
L'Italia, da parte sua, e' destinata a giocare un ruolo protagonista nel settore energetico libico nonostante il recente calo del flusso di gas attraverso il GreenStream, il gasdotto che collega la Libia alla Sicilia, attribuibile all'aumento della domanda interna libica registrato da fine anno. Le relazioni economiche tra Italia e Libia, peraltro, hanno registrato e continuano a registrare una crescita significativa negli ultimi anni con un interscambio piu' che triplicato nel triennio 2020-2023. L'Italia si ripropone leader indiscusso in quanto primo Paese per interscambio.
Tra gennaio e settembre 2024, l'interscambio ha raggiunto 6,89 miliardi di euro in aumento del 2,39 per cento annuo, davanti a Germania, Cina, Grecia, Spagna, Gran Bretagna, Turchia e Francia. Le esportazioni dell'Italia verso la Libia hanno registrato un 37,1 per cento di aumento su base annua tra gennaio e settembre 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un valore di 1,7 miliardi di euro. Per il 57 per cento, l'export dall'Italia verso la Libia e' costituito da prodotti derivanti dalla lavorazione del petrolio. Accanto al settore dell'oil&gas vi e' il comparto della meccanica, in particolare le apparecchiature elettriche che hanno registrato +170 per cento annuo tra gennaio e settembre 2024, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
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