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Speciale Libano - Cosa blocca la formazione del governo?

Immagine del redattore: Roberto RoggeroRoberto Roggero

Assadakah Beirut - Assadakah News è riuscita ad avere i nomi di quasi tutti ministri del nuovo governo della Repubblica del Libano, in attesa che si sblocchi la situazione per disaccordi fra il premier Nawaf Salam e il presidente della Camera, Nabih Berri.

Il ministero delle Finanze è il nocciolo della questione. Un dicastero che possiede la terza firma di tutti i decreti e di tutte le nomine, e rappresenta l’ostacolo alle decisioni del governo, in caso di rifiuto o veto. Il quinto ministero sciita doveva essere scelto dai tre presidenti riuniti, appunto per evitare la possibilità di dare agli sciiti il diritto di veto che paralizzerebbe nuovamente l’azione governativa, che ha come priorità l’avvio delle tanto attese riforme, in particolare quelle economiche, che possono salvare il Libano portandolo fuori da una crisi senza precedenti. Secondo le ultime informazioni, durante l'incontro a tre fra (Aoun-Salam-Berri), il premier Salam ha proposto il nome del giudie Abdul Rida Nasser. La proposta ha irritato il presidente della Camera, Nabih Berri, che vuole un ministro sotto il proprio comando, e ha abbandonato la riunione.

Da sin: Nabih Berri, presidente del Parlamento; Joseph Aoun, presidente della Repubblica; Nawaf Salam, primo ministro
Da sin: Nabih Berri, presidente del Parlamento; Joseph Aoun, presidente della Repubblica; Nawaf Salam, primo ministro

Nella lista le Forze Libanesi hanno ottenuto quattro dicasteri nel governo formato da 24 ministri. Sono stati nominati 5 ministri maroniti, quattro per le Forze Libanesi tra cui i ministeri di Esteri, Telecomunicazioni ed Energia. La componente sciita ha ottenuto cinque dicasteri, di cui uno nominato dal Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio: Finanze, Ambiente, Lavoro, Salute. Il quinto ministro non è nominato da Hezbollah e Amal, ed è il giudice per il ministero dello Sviluppo Amministrativo. Cinque dicasteri ai sunniti: Interni, Affari Sociali, Educazione, Economia. Ai Greci Ortodossi tre dicasteri, con vicepresidente del Consiglio e Difesa; ai drusi due dicasteri: Lavori Pubblici e Agricoltura. Ai cattolici due ministeri, fra cui la Cultura; alla componente armena il ministero Gioventù e Sport e alle altre minoranze un dicastero.

La giornata era iniziata con una notizia estremamente positiva, occasione per il Libano di uscire da uno dei periodi più drammatici della storia recente, dopo due anni di vuoto politico, ma a quanto pare, la formazione del nuovo esecutivo stenta.

Il presidente della Repubblica, Joseph Aoun, e il primo ministro Nawaf Salam
Il presidente della Repubblica, Joseph Aoun, e il primo ministro Nawaf Salam

Si attendeva l’annuncio, dopo la riunione fra il presidente della Repubblica Joseph Aoun, il presidente del Parlamento Nabih Berri e il primo ministro incaricato Nawaf Salam, che hanno il difficile compito di portare il Libano alle elezioni parlamentari entro un anno e mezzo, con un governo che rispecchia pienamente lo scenario politico nazionale, e con il premier Nawaf Salam che ha annunciato che nel nuovo esecutivo saranno comprese le forze politiche che fanno parte della vita libanese, scegliendo il primo luogo rappresentanti indipendenti di provata esperienza politica.

In questo scenario, la vicepresidenza del Consiglio dei Ministro è stata affidata a Tarek Metri, mentre le confessioni sciite hanno ottenuto cinque dicasteri, di cui quattro scelti dal movimento Hamal, con il neo ministro delle Finanze Yassin Jaber, e da Hezbollah, e con il ministero dello Sport affidato a una ministra di origini armene.

Il ministro degli Esteri nominato dalle Forze Libanesi è Youssef Rajeh; mentre la nomina del ministro dell'Interno e della Difesa spetta al Presidente della Repubblica e dal primo ministro. il ministro dell’Agricoltura è stato affidato a Nizar Hani, del Partito Socialista Progressista (PSLP), responsabile della riserva Chouf, ed esperto di agricoltura e ambiente.


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