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Speciale Iraq - La cooperazione con l’Italia

Assadakah Baghdad - Con l’Iraq, l’Italia a storici rapporti, oggi particolarmente sviluppati nel settore della difesa. In questo quadro, è da evidenziare l’attività della base di Erbil nel Kurdistan iracheno, dove ha base il Task Group Griffon-60 agli ordini del tenente colonnello Andrea Piacitelli. Il reparto è inquadrato nella cooperazione logistica alla coalizione internazionale, già impiegata contro l’Isis nell’operazione "Inherent Resolve". L'Italia è uno degli 84 Paesi che dal 2014 opera nella Regione autonoma del Kurdistan, con l'operazione "Prima Parthica", per l'addestramento delle forze curde, i celebri Peshmerga.

Supporto alla Coalizione con voli logistici (Air Mobility), trasporto di materiale e personale, per contrastare i focolai ancora attivi delli Stato Islamico nel centro-ovest dell'Iraq, al confine con la Siria, fuori dal territorio curdo. La zona è quella della diga di Mosul, nel nord-ovest dell'Iraq, che gestisce il flusso del fiume Tigri, precedentemente conosciuta come Diga Saddam, è la più grande del Paese, e la quarta in Medio Oriente.

Alla base di Erbil si notano subito le bandiere curda, irachena e italiana insieme, ed è un segno evidente che la cooperazione con “Prima Parthica” (nome della legione romana creata da Settimio Severo) funziona bene e procede meglio, e in a dieci anni sono stati addestrati circa 48mila militari appartenenti al Ministry of Peshmerga Affairs (MoPA) e al Ministero dell’Interno curdo.

La base sorge nel sorvegliatissimo aeroporto di Erbil e ospita circa 300 militari italiani, impiegati esclusivamente nell’addestramento dei Peshmerga su richiesta del governo del Kurdistan e in collaborazione con il governo di Baghdad.

La missione italiana mette a disposizione la propria competenza per la formazione dei militari curdi in due campi di addestramento, quello di Benaslawa e quello di Atrush, nel nord della regione autonoma. Presto, inoltre, sarà operativa una nuova area addestrativa a Sulaymaniyya, nell’area più meridionale. Inoltre la missione prevede l’addestramento da parte dei Carabinieri, della Federal Police a Baghdad. Solo nel 2023 sono stati addestrati circa 3.000 agenti. Il contingente italiano, infatti, è impegnato anche nelle attività di cooperazione civile e militare per sostenere la popolazione attraverso donazioni e attività benefiche, per creare collegamento fra autorità locali e organizzazioni governative e non.

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