Assadakah News Agency – Il viaggio di Assadakah nella storia della civiltà continua con il sito di Al-Maghtas (in arabo “immersione”, e quindi battesimo), sulla riva orientale del fiume Giordano, nel territorio noto come Betania, oggi patrimonio Unesco, dove è stato identificato il luogo in cui Giovanni Battista accolse Cristo, e dove il profeta Elia ascese al cielo. Per altro, Betania è il nome condiviso con l'altra città che porta questo nome, sul monte degli Ulivi, che potrebbe derivare da beth-ananiah, in ebraico "casa dei poveri". Ad accogliere il direttore di Assadakah News Agency, Roberto Roggero, il direttore del sito archeologico, Rustom Mkhjian, appassionato cultore della storia antica, entusiastica espressione della passione che caratterizza una meticolosa attenzione ai dettagli, alla fede e alla volontà di divulgare ciò che è alla base della fede cristiana, e messaggio di pace universale.
Il sito sorge in posizione strategica, fra la Via Regia e Gerusalemme, come riportato nel Libro di Giosuè, e definito anche Jabal Mar Elias. Una posizione a lungo contesa, soprattutto durante la Guerra dei Sei Giorni, quando il territorio venne abbandonato perché zona di prima linea dei combattimenti e pesantemente minata. Considerando il punto di vista degli evangelisti, si comprende che non si riferivano alla Betania sul monte degli Ulivi vicino a Gerusalemme, oggi Al-Azariyeh, ma a Bethabara, sulla riva orientale del Giordano.
Al-Maghtas si trova a circa 9 km a nord del mar Morto e a 10 km da Gerico, ricopre un'area di 5,3 km quadrati, è costituito da due distinte zone: Tell al-Kharrar, chiamata Jabal Mar Elias (collina di Elia) e Zor, area vicina al fiume, dove si trova l'antica chiesa di San Giovanni Battista. La parte occidentale è conosciuta anche con il nome Qasr el Yahud
Secondo la Bibbia ebraica, Giosuè istruì gli israeliti su come attraversare il Giordano seguendo i sacerdoti che trasportavano l'Arca dell'Alleanza attraverso il fiume, bloccando il flusso delle acque. La tradizione identifica al-Maghtas, noto nell'antichità come bet-'abarah o Bethabara, "casa dell'attraversamento", luogo dove il popolo d'Israele e poi il profeta Elia, attraversarono il Giordano ed entrarono nella Terra Promessa.
La Bibbia ebraica descrive anche come il profeta Elia, accompagnato dal profeta Eliseo, fermò le acque del fiume Giordano, per passare alla riva orientale, e quindi ascendere al cielo. Fu poi in questo luogo, secondo la storia antica, che Giovanni battezzò Cristo, sfidando il potere costituito della élite ebraica e soprattutto il dominio dell’occupante romano.
Gli scavi archeologici hanno scoperto antichità che confermano che questo sito era abitato da un piccolo gruppo di agricoltori durante l'età del rame, circa 3500 a.C. Ci sono altri segni di insediamento del periodo ellenistico. I luoghi di pellegrinaggio si sono spostati durante la storia. I principali reperti archeologici cristiani del periodo bizantino e probabilmente anche romano hanno indicato che il sito iniziale di pellegrinaggio era sulla riva orientale, ma all'inizio del VI secolo l'attenzione passò sul lato occidentale più accessibile del fiume. Il sito è gestito dalla Baptism Site Commission, fondazione creata da re Abd Allah II di Giordania.
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