Assadakah News - È morta sabato 27 novembre a Madrid Almudena Grandes, la 60enne autrice di “Le età di Lulù” ed altri romanzi di successo e la sua scomparsa ha innescato il cordoglio della Spagna e del mondo letterario. La Grandes aveva un tumore sulla cui esistenza lei stessa si era recentemente dichiarata: fervente progressista e penna sopraffina, veniva definita già in vita nel suo paese come una delle voci più calzanti in favore degli sconfitti.
Ne ha dato piena riprova un tweet del premier spagnolo, il socialista Pedro Sanchez, che ha scritto come con Grandes morta “perdiamo una delle scrittrici di riferimento del nostro tempo”. Gli aveva fatto eco il ministro della Cultura Miquel Iceta: “Oggi la letteratura spagnola e i progressisti sono in lutto”. La Grandes conobbe il successo ‘Le età di Lulù’, pubblicato nel 1989. Un anno dopo e sulla scorta di quel successo il romanzo divenne una trasposizione cinematografica diretta da Bigas Luna, con Francesca Neri e Javier Bardem nel cast. Ma Almudena non si fermò e pubblicò a seguire opere bellissime come ‘Cuore di Ghiaccio’, ‘Atlante di geografia umana’, ‘La Figlia Ideale’ e ‘Troppo Amore’. Fu impegnata in politica e socialmente, per il recupero della memoria storica spagnola in rapporto agli anni bui del golpe e con il femminismo.
Sulle pagine de El Pais, dalla cui colonne la Grandes aveva rivelato la sua malattia forse il ricordo più calzante lo ha scritto la giornalista Rosana Torres: “Ha sempre rivendicato tutti coloro che hanno costruito la Seconda Repubblica spagnola e hanno visto come questa scompariva dopo un crudele colpo di Stato seguito da una guerra”. Grandes, che è madre di Elisa, era sposata con Luis Garcia Montero, poeta e attuale direttore dell’Istituto Cervantes.
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