Assadakah News - Sono diverse le iniziative che l'associazione italo-somala "Sagal" ha presentato nei giorni in Friuli Venezia Giulia. Iniziative che puntano a ribadire il forte legame esistente tra la Regione italiana e la Somalia. Un Paese che sta provando a uscire dalle macerie di una guerra civile devastante, che ha bisogno di nuova stabilità, nuove professionalità e un nuovo apparato amministrativo per ripartire, anche attraverso rapporti di collaborazione con Paesi europei tra cui l'Italia. E il Friuli Venezia Giulia vuole essere parte attiva in questa partnership con l'intenzione di portare avanti il percorso avviato con il sostegno a questi progetti, augurandosi che possano contribuire a dare un messaggio di pace in un periodo di forti tensioni internazionali. È la sintesi del messaggio portato nei giorni scorsi a Trieste dall'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, durante la presentazione della mostra fotografica "Mogadiscio e la sua evoluzione storico-urbanistica: pagine di storia della città" (dal 18 aprile al 5 maggio nella sala Sbisà del Magazzino 26 in Porto Vecchio) e del convegno "Somalia: dalla ricerca del passato alla prospettiva di futuro" (che si tiene oggi nella sala Maggiore della Camera di commercio Venezia Giulia).
Le due iniziative sono organizzate dall'associazione culturale italo-somala Sagal e vertono sul tema dello sviluppo della società somala nel corso del tempo, con l'obiettivo di rafforzare il rapporto collaborativo con le istituzioni italiane e, in particolare, del Friuli Venezia Giulia. La Regione ha contribuito economicamente nel quadro del "Sistema integrato di interventi in materia di immigrazione" definito dalla legge regionale n.9 del 2023.
L'assessore ha sostenuto la positività di ogni azione che miri, da un lato, ad attrarre investimenti esteri nel territorio regionale e, dall'altro, a stabilire relazioni anche di tipo commerciale con Paesi in via di sviluppo. In particolare, l'esponente della Giunta ha messo in luce l'interesse della Regione di diventare un partner privilegiato della Somalia e di promuovere iniziative per aiutare il Paese centrafricano a ricostruire il tessuto produttivo e sociale distrutto dalla guerra civile.
La mostra "Mogadiscio e la sua evoluzione storico-urbanistica" è stata inaugurata giovedì 18 aprile e resterà aperta fino a domenica 5 maggio con il seguente orario: giovedì dalle 16 alle 19; venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; orario continuato dalle 10 alle 19 sabato, domenica e tutti i giorni dal 25 aprile al 1° maggio. I 47 pannelli esposti, suddivisi in 4 itinerari virtuali, permettono di ripercorrere le strade principali di Mogadiscio, osservando le trasformazioni che ne hanno mutato l'assetto urbanistico nel corso degli anni grazie a fotografie d'epoca, cartografie, planimetrie e assonometrie. Come è stato spiegato nella conferenza stampa, la capitale somala conserva tuttora importanti memorie del suo millenario passato nonostante molti monumenti e opere siano stati distrutti o trafugati durante il conflitto: obiettivo della mostra è, di conseguenza, anche quello di sensibilizzare le autorità somale, la cittadinanza e gli studiosi italiani sull'importanza di valorizzare questo patrimonio culturale, scongiurando il pericolo della distruzione indiscriminata degli edifici storici.
Il convegno del 17 aprile ha compreso un panel dedicato all'urbanizzazione nella storia culturale di Mogadiscio" e uno sulle problematiche urbane legate all'economia di sviluppo in Somalia; seguirà una tavola rotonda dal titolo "Mogadiscio: vantaggi della struttura urbanistica e opportunità economiche sono le sfide chiave attuali". Saranno discussi il ruolo che l'Italia, e in particolare la Regione Friuli Venezia Giulia, dovrà assumere soprattutto nel campo della ricostruzione delle infrastrutture nel campo dei servizi amministrativi, civili e ospedalieri. Particolare attenzione sarà dedicata allo sviluppo delle cooperazioni che, secondo i promotori dell'iniziativa, possono portare a scambi commerciali favorevoli tra Italia e Somalia in grado di implementare i traffici interportuali. Sarà inoltre evidenziata la riqualificazione degli edifici storici che l'Italia ha costruito in un determinato periodo storico e che successivamente sono stati distrutti dagli eventi della guerra civile. (fonte: aise)
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